All'edificio della Provvidenza torneranno scout e Caritas

Due anni di lavori, più di 2,8 milioni impegnati e un immobile che ha quasi raddoppiato le sue originarie dimensioni (sino agli attuali 9.600 mc), ma del quali pochi conoscono i tempi di riapertura e le reali possibilità di utilizzo. Tolti a fine dicembre gli ultimi veli del cantiere dall’edificio della «Provvidenza» di via Regensburger a Pergine, uno degli spazi storici e significativi della comunità Pergine, si attende ora di conoscere i tempi della sua riconsegna alla parrocchia della Natività di Maria, le modalità di arredo ed allestimento interno e di futuro riutilizzo.

L’immobile, costruito nel 1924 grazie al sostegno e al contributo volontario di tante famiglie perginesi, ospitò per decenni l’Azione Cattolica femminile, ma durante la seconda guerra mondiale accolse anche il Seminario di Trento, per sottrarlo ai bombardamenti sul capoluogo, e per un anno il Provveditorato agli Studi, prima di essere utilizzato dagli scout e dalla Caritas perginese.

Ottenuti nel 2011 i necessari finanziamenti della Provincia, il 70% della spesa complessiva di 2,85 milioni di euro, nel marzo del 2014 sono iniziati i lavori condotti dalla ditta Inco Srl di San Cristoforo (che si aggiudicò l’appalto con un ribasso del 10% e per poco più di 2 milioni), sotto la direzione tecnica del progettista Paolo Bombasaro. Un ampio intervento di ristrutturazione e ampliamento che ha portato alla realizzazione di un complesso di 9.600 metri cubi (contro i 5.800 dell’edificio originario) e alla disponibilità di 1.900 metri quadri interni suddivisi su tre piani fuori-terra ed uno interrato (con magazzino di circa 500 metri quadrati).

«I lavori sono in gran parte conclusi, anche se formalmente la ditta non ci ha ancora riconsegnato l’immobile - spiega don Antonio Brugnara, attuale guida della parrocchia a cui l’edificio appartiene (l’iter di restauro ed i lavori erano stati avviati da don Remo Vanzetta) -: difficile ipotizzare per ora i tempi della riapertura e del pieno utilizzo dell’immobile, che avverrà nel corso della primavera. Mancano ancora le luci, quindi la parrocchia provvederà alla sua pulizia ed arredo, utilizzando in parte mobili (sedie e tavoli) e attrezzature già a sua disposizione».
Escluso quindi che gli spazi della «Provvidenza» possano essere utilizzati per il periodo e l’animazione del Carnevale, si attendono gli ultimi permessi e collaudi.

«Il cantiere è praticamente concluso, tutte le opere murarie e gli impianti sono stati completati nei tempi previsti (fine 2015) - spiega il direttore lavori ingegner Paolo Bombasaro -. Nel periodo natalizio, vista la chiusura di molti uffici, è stato impossibile avviare le procedure per i collaudi ed i permessi necessari. Prima della riapertura servirà sistemare gli arredi nei vari spazi, ma ciò potrebbe avvenire per gradi in base alle esigenze della parrocchia».
«La Provvidenza sarà utilizzata innanzitutto per la catechesi dei ragazzi, e per garantire una sede agli Scout d’Europa ?Pergine Uno?, al gruppo anziani e alla Caritas decanale - tiene a precisare don Antonio Brugnara -: solo dopo aver valutato i vari spazi potremo capire la necessità di ulteriori arredi o finiture (nuovi o usati). È sicuramente un luogo atteso dalla nostra comunità parrocchiale, spetterà al consiglio pastorale e all’associazione ?Noi Oratori Pergine? definire l’utilizzo delle sale e avviare la sua gestione basata sul volontariato».

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