Da precari a imprenditori di successo a Berlino

Angelica Kaswalder e Guido Dorigo hanno lasciato l'Italia nel 2011 per andare a Berlino: il loro «Cuore di Vetro» ora crea lavoro

di Giorgia Cardini

A cosa serve oggi una laurea in Scienze politiche, indirizzo Media e Giornalismo? A fare fortuna a Berlino, in tutt'altro campo: quello dei gelati. E a creare lavoro per altri giovani. È la storia di Angelica Kaswalder da Vigolo Vattaro, figlia di un dentista e nipote di un politico (i fratelli Christian e Walter) che, insieme al marito friulano Guido Dorigo , nel giro di due anni è riuscita a creare un piccolo «impero» dal «Cuore di vetro», nel centro della capitale federale e culturale tedesca. 

L'inizio è quasi scontato: una laurea che in Italia condanna al precariato, due anni di lavoro presso una casa editrice romana presto entrata in crisi, il mancato pagamento degli stipendi, quindi la decisione radicale di lasciare l'ex Bel Paese alla volta della Germania, nel 2011. Con qualche prospettiva in tasca?  «Macché - ride Angelica, nata nel 1985 e due anni più giovane di Guido -. È stato un salto nel buio, fatto perché io e mio marito suoniamo musica rock e l'idea di venire a Berlino e rimetterci nel giro ci piaceva». 

Quanto coraggio (o incoscienza, ognuno la pensi come vuole)! Fatto sta che a Berlino Angelica trova subito lavoro in un call center della Volkswagen, mentre Guido si rimette nel giro gastronomico, dove ha sempre lavorato. «Ma dopo un po' ci siamo detti: Perché sudare tanto e far guadagnare solo altri? Abbiamo sempre messo l'anima in tutto quello che abbiamo fatto e abbiamo sentito che era il momento di mettere in piedi qualcosa di nostro. Così abbiamo deciso di aprire un locale». Ma «che» locale, era il problema. E qui il caso ha voluto che Angelica e Guido visitassero la gelateria di un amico della famiglia Kaswalder, assistendo al processo di produzione: «Ne siamo rimasti affascinati - racconta l'imprenditrice - e, appassionati come siamo di buona cucina, ci siamo iscritti all'Università del Gelato Carpigiani, fucina di mastri gelatieri, dove abbiamo conosciuto Giacomo Schiavon della sorbetteria Castiglione di Bologna che ci ha istruiti privatamente». Il risultato? L'apertura di «Cuore di vetro» in Max Beer Straße 33 a inizio maggio 2013: chiamato così in omaggio al film preferito di Angelica, diretto da Werner Herzog, «ma anche perché il laboratorio è totalmente a vista, racchiuso solo da vetrate». 

Dunque chiunque può vedere come si fanno i gelati qui, da tre stagioni: con frutta fresca e selezionata, con nocciole Igp del Piemonte, con pistacchi di Bronte, con cacao puro... E quando finisce un gusto, niente paura: Angelica e Guido non tengono scorte, la loro filosofia non è solo «gelato fresco» ma «gelato del momento». Dunque si mettono subito al lavoro per servirlo «appena sfornato» (per così dire) sul cono del cliente in attesa.

«Questa è la nostra terza stagione - prosegue l'ex aspirante giornalista -: siamo partiti a budget ridottissimo, senza finanziamenti, per due anni abbiamo lavorato 13 ore al giorno, sette giorni su sette, ma ce l'abbiamo fatta. E ora siamo in grado di dare lavoro ad altre sei persone, tra cui una ragazza bravissima di Vigolo Vattaro». «Abbiamo ricevuto tantissimi riconoscimenti, vinto il premio come miglior gelato al cioccolato di Berlino nel 2014, ottenuto recensioni su importanti giornali e riviste berlinesi», s'inorgoglisce la Kaswalder.

Ma «Cuore di Vetro» non è solo gelateria. I coniugi Dorigo qui producono torte, preparano taglieri con i migliori affettati e formaggi italiani e promuovono pure la cultura: «Il piano superiore del locale è infatti riservato a concerti e mostre. Collaboriamo con una curatrice di Pisa che ci propone artisti italiani emergenti». Come Marco Bigliazzi, che viene dal mondo della Rai e dei cartoni animati, e ha appena tenuto nel locale una sua personale («Kartonstadt - Città di cartone») o il pittore e scultore Massimo Lagrotteria, che ha esposto qui in marzo.  

Tornare in Italia? E chi ci pensa? «Siamo molto soddisfatti, si è creata un'atmosfera molto bella, abbiamo famiglie fantastiche che vengono tutti i giorni e che quando esce un articolo su di noi ce lo portano. E tra i nostri clienti ci sono anche tanti registi, attori e musicisti. Persino i nostri preferiti...». Quelli sulle cui orme Angelica e Guido hanno lasciato l'Italia. Trovando ad attenderli dei coni un po' «rock».

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