Viabilità / Tragedia

Centrato da un'auto alla Rocchetta, muore a 15 giorni dall'incidente con la moto

La vittima è Massimo Dal Rì, 69 anni, originario di Nanno ma residente a Villazzano: era parso subito in gravissime condizioni, non ce l’ha fatta

TRENTO. Per due settimane i suoi cari, assieme a due intere comunità, quella di Nanno dove era nato e cresciuto e quella di Villazzano, dove viveva da quarant'anni, avevano sperato. Una luce flebile, che si è spenta martedì quando il cuore di Massimo Dal Ri ha smesso di battere.

L'uomo, sessantanove anni compiuti all'inizio dello scorso mese di giugno, domenica 11 settembre era rimasto coinvolto in un terribile scontro alla Rocchetta: mentre scendeva in direzione di Mezzolombardo in sella alla sua moto, una Honda, era stato centrato da un'auto che si stava immettendo sulla statale 43 da una piazzola.

Le sue condizioni erano da subito apparse molto gravi e dopo l'arrivo in ospedale, al Santa Chiara, era entrato in coma senza più riprendersi.Per giorni il personale del reparto di terapia intensiva ha fatto tutto il possibile per far sì che Dal Ri potesse riprendersi, ma alla fine i traumi alla testa che aveva riportato non gli hanno lasciato scampo e il sessantanovenne si è spento l'altro ieri.

Con la sua famiglia era cresciuto a Nanno, trasferendosi poi a Trento dopo il matrimonio con la sua amata Beatrice. La coppia all'inizio degli anni Ottanta si era trasferita a Villazzano, dove erano cresciuti i figli Michele e Alessandra e dove la famiglia Dal Ri era amata e apprezzata. Nel sobborgo del capoluogo tutti erano impegnati nella comunità: Massimo aveva messo a disposizione della parrocchia la sua grande passione per la musica accompagnando con la batteria le celebrazioni assieme al coro di cui fanno parte sia Beatrice che Alessandra.

Dopo gli studi, aveva iniziato a lavorare per un istituto bancario come informatico, diventando poi programmatore per un'azienda veronese del settore, impiego che aveva mantenuto fino alla pensione. Uomo dalla grande energia, Massimo Dal Ri aveva sempre coltivato fin da ragazzo l'amore per le percussioni, suonando in numerosi gruppi musicali della Val di Non.

La passione per le due ruote non era da meno: l'aveva accantonata di tanto in tanto solo quando i figli erano in tenera età, riabbracciandola poi regolarmente, come ricorda commosso il figlio Michele: «Aveva sempre amato le moto, solo quando io e Alessandra eravamo piccoli aveva accantonato per un po' questa passione, senza mai abbandonarla del tutto. Dopo la pensione aveva ricominciato a concedersi qualche uscita e ora aveva una Honda Integra, un maxi scooter. Gli piaceva molto andare in moto quando poteva, poi due settimane fa è successo quello che è successo. Purtroppo dopo l'incidente non si è più ripreso, sono stati giorni difficili ma con la speranza sempre da parte di tutti noi che dall'ospedale potesse arrivare qualche buona notizia. Non è stato così».

Sull'incidente sono ancora in corso accertamenti da parte dei carabinieri, accertamenti che ora, purtroppo, con la morte di Massimo Dal Ri, non potranno che proseguire ulteriormente.

 

comments powered by Disqus