Lavori / Il caso

La ditta verso il fallimento, la circonvallazione di Cles resta un sogno (ed anche l’ampliamento del Liceo Russell...)

La ditta incaricata, Emaprice, ha abbandonato il cantiere di Trento ed ha chiesto il concordato in Tribunale, la preoccupazione del sindaco Mucchi per le opere pubbliche ferme

NUOVO LICEO Quando la giunta provinciale annunciava "i lavori in estate"

CLES. Cles aspetta da 20 anni la circonvallazione, per risolvere i gravi problemi di viabilità del centro attraversato da auto, traffico turistico e camion. Ma dopo l’appalto effettuato dalla provincia, la ditta incaricata (già impegnata a Trento nel costruire il mega-svincolo di Roncafot) è in crisi, ed ha chiesto il concordato preventivo. Ed ora cresce l’apprensione nel Comune anaune.

Se n’è parlato l’altra sera in Consigli Comunale. Via libera all'approvazione del bilancio di previsione 2022-2024 e relativo Documento Unico di Programmazione (Dup) nella seduta, con 13 voti favorevoli, 3 astensioni ed 1 voto contrario. E durante la serata non sono mancate le critiche da parte dei gruppi di opposizione Siamo Cles ed Insieme per Cles, che hanno esposto ampie ed articolate riflessioni, lamentando ritardi nell'avanzamento di opere cruciali quali la tangenziale est, l'ampliamento della sede del liceo Russell (annunciato in pompa magna dalla giunta provinciale, non ha visto ancora un solo mattone) e della pista ciclopedonale di Viale Degasperi.

A proposito della tangenziale est, il sindaco Ruggero Mucchi ha espresso pesanti preoccupazioni sulla concretizzazione dell'opera, senza entrare nei dettagli. Ora se ne conoscono le ragioni: è proprio di questi giorni la notizia che la ditta vincitrice dell'appalto dell'intervento Emaprice - assegnataria in cordata insieme a Collini Lavori e Technik Bau - ha aperto lo stato di crisi, richiedendo il concordato preventivo, come scritto da l'Adige nei giorni scorsi.

Un vero disastro, come dichiarato alla stampa da Mucchi, che rischia di far tramontare una volta per tutte la realizzazione dell'infrastruttura, se si dovesse fare marcia indietro alla fase di appalto.

Grande assente tra le opere pubbliche, a giudizio delle minoranze, anche la piscina, richiesta a gran voce dalla cittadinanza, in considerazione del ruolo ricoperto dalla borgata quale centro tra due Valli. Ad inizio dicembre il bilancio di previsione per il prossimo anno, che pareggia su una cifra di quasi 23 milioni, era stato presentato dal sindaco. ll piano delle opere pubbliche si aggira intorno a 6 milioni e 600.000 euro, a cui vanno aggiunti ulteriori interventi per 3 milioni e 400.000 euro, importo in attesa di finanziamento, nel quale rientra anche la realizzazione del parcheggio multipiano in Viale Degasperi. Ritornando alla seduta del consiglio, il dibattito al Dup è stato aperto dalla consigliera Carmen Noldin, che ha richiesto lumi sul rallentamento nelle opere in programma sul Masterplan, contestando l'ampliamento della sala ginnica al Centro per il Tempo Libero, a cui viene data priorità rispetto ad un'opera quale la ciclopedonale, necessaria per la mobilità sostenibile. Giusi Gasperetti ha argomentato a favore del centro natatorio, menzionato nel programma amministrativo della maggioranza per il quinquennio, mentre Camilla Chini ha evidenziato una mancanza di coraggio nei confronti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i cui fondi potrebbero essere destinati per la messa a punto della piscina, della pista ciclabile, di uno spazio giovani e per la pedonalizzazione del centro storico. «Non avere fiducia nel Pnrr significa perdere una grande occasione di sviluppo per la nostra comunità» ha rilevato la consigliera.

Puntuale la replica del sindaco alle osservazioni delle consigliere, apprezzando le sollecitazioni. «Nessun ritardo nelle opere in calendario, anzi: se stiamo procedendo è proprio grazie al Masterplan, che ci darà delle indicazioni alternative nel caso in cui la variante est non si facesse, potenziando e migliorando le due arterie principali di Via Trento e Via Marconi e recuperando l'idea di una rotatoria su Via Trento e l'ospedale», ha spiegato il sindaco.

L'opera cruciale a questo punto è il parcheggio multipiano di Viale Degasperi, che darà, a giudizio dell'amministrazione, la vera svolta al capoluogo, aprendo la strada alla pedonalizzazione, alla mobilità sostenibile ed alla creazione di nuovi viali. «Concetti, guarda caso, a cui si fa riferimento nel Pnrr e di cui noi parliamo da anni», ha detto Mucchi. Sulla piscina, l'apertura è solo parziale. «Occorre fare un ragionamento con più amministrazioni comunali, a fronte di una gestione molto impegnativa di una simile infrastruttura. Attualmente il teatro viene prima della piscina».

I gruppi di opposizione hanno infine dichiarato la propria astensione (Siamo Cles) e la contrarietà (Insieme per Cles) in fase di votazione.

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