Ambiente / Il caso

Lago di Tovel, via libera al cemento sulla «variante» per raggiungere le baite private e l'albergo

Parere favorevole del Parco Adamello Brenta, parere favorevole della Provincia: la «strada bianca» diventerà «cementata» anche per contenere i costi di manutenzione e il dilavamento

di Guido Smadelli

VILLE D’ANAUNIA. Nuova pavimentazione, con utilizzo anche di cemento, per la strada “variante lungolago” di Tovel. Non si tratta comunque della strada lungolago, che rimarrà sterrata e transitabile solo a pedoni e mezzi di soccorso; l’intervento riguarda infatti quella “variante” progettata nel 2002 dall’ex amministrazione comunale di Tenno e successivamente realizzata, allo scopo di togliere il traffico veicolare del tracciato che scorre lungo il lago di Tovel, successivamente pedonalizzato.

La variante si era resa necessaria per consentire ai numerosi proprietari di baite e villette di raggiungere gli edifici; è funzionale inoltre per i clienti dell’albergo situato nella parte sud dello specchio d’acqua. «L’intenzione di garantire una pavimentazione diversa alla variante era in parola da tempo», spiega il sindaco di Ville d’Anaunia, Samuel Valentini. «È però stata questa amministrazione a portare a compimento le autorizzazioni necessarie, completando ora l’iter burocratico, dato il parere positivo del Servizio sviluppo sostenibile e aree protette provinciale. Si tratta di un intervento che garantisce l’ambiente, che comunque non sarà realizzato dall’amministrazione comunale, dato che è di competenza dell’Asuc, e sarà questa realtà ad effettuarlo».

Nel 2002, quando da Trento giunse l’ok per realizzare la strada in questione, era stato stabilito che «la finitura superficiale del piano viabile dovrà essere conforme alle caratteristiche delle strade di interesse silvopastorale, in materiale stabilizzato proveniente da cave di natura calcarea». Vale a dire, strada bianca coperta da “legante”.

La richiesta di cambiare pavimentazione nasce da diversi fattori, primo tra tutti quello di limitare l’innalzamento delle polveri causate dal passaggio di veicoli, polveri che non sono salutari per la fascia di vegetazione circostante; il materiale fine utilizzato inoltre in caso di precipitazioni si va a riversare a valle del tracciato, in parte raggiungendo anche le acque del lago, con conseguente effetto negativo dal punto di vista paesaggistico; non di secondaria importanza anche il costo dei numerosi interventi di manutenzione che si rendono necessari per garantire la transitabilità del collegamento (con utilizzo di mezzi e macchinari pesanti) e il miglioramento della sicurezza per chi vi transita.

Gli impatti sopra descritti saranno superati grazie all’utilizzo di stabilizzato cementato, che garantirà una drastica diminuzione delle polveri e del materiale dilavato, e minori interventi di manutenzione, che causano a loro volta impatto e disturbo alla fauna, e che su uno sterrato si rendono necessari con frequenza.

Il parere favorevole provinciale sottoscritto dalla dirigente Angiola Turella è conseguente a quello dell’Ente parco Adamello-Brenta, che dopo analisi del progetto ha valutato «compatibile la richiesta con gli obiettivi di conservazione e di tutela di habitat e delle specie» nella zona interessata all’intervento.

La pavimentazione della “variante lago” con stabilizzante cementato era da anni richiesta da quanti utilizzano quel collegamento, in particolare dai numerosi proprietari di baite e strutture ricettive edificate in passato a monte della sponda occidentale del lago di Tovel. La vera strada lungolago rimane comunque, come detto, sterrata e riservata a quanti intendono fare una passeggiata sulle rive di quello che in passato, fino al 1964, fu noto nel mondo come “lago rosso”.

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