"Kino Centro Danza" mai più negli spazi del Comune di Cles

L’associazione Kino Centro Danza (nella foto l'occupazione della presidente Sabrina Borzaga) non potrà più trovare una sistemazione negli immobili comunali, in quanto l’amministrazione ha tentato, senza successo e per lungo tempo, di trovare un accordo con tale realtà culturale per ripianare il debito che essa ha nei confronti del Comune. 
Questo è quanto ha riferito il sindaco in risposta all’interrogazione presentata dalla consigliera Giulia Zanotelli, nella quale erano richiesti alcuni chiarimenti in merito alla situazione della scuola di danza e quali soluzioni l’amministrazione intendesse adottare per scongiurarne la chiusura. La risposta data dal primo cittadino, con una lunga cronistoria della questione e con articolate argomentazioni, è stata esposta nella seduta del consiglio comunale di lunedì. 
La controversia tra l’associazione - ospitata presso i locali dell’edificio Don Orione sul Doss di Pez - e il Comune si trascina da anni e si è inasprita negli ultimi tempi, culminando nel mese di ottobre nell’occupazione della sede da parte delle insegnanti dopo la notifica di diffida al rilascio dei locali. 
Nella replica all’interrogazione Mucchi illustra ampiamente la vicenda e i trascorsi dell’associazione, la quale secondo una convenzione del 2005 (rimasta poi immutata) aveva trovato spazio in una sala di 155 metri quadri presso l’ex Filanda versando alle casse comunali un rimborso pari a 250 euro mensili, pagati fino al 2009; è poi stato necessario un trasferimento al Don Orione nel 2014 per lo spostamento delle scuole elementari nel vecchio edificio. Si apprende inoltre dal documento che l’amministrazione precedente aveva formulato alcune proposte di collaborazione con l’associazione per compensare le pendenze maturate nei confronti del Comune. Nel 2015, la neo insediata amministrazione ha perciò provato a riprendere in mano situazione, ma invano. 
«Nei diversi incontri e telefonate susseguitesi in questi tre anni, Kino Centro Danza ha sempre soprasseduto alla volontà di sottoscrivere un piano di rientro che precisasse scadenze ed importi concordati; è altresì emersa da parte dell’associazione la drammatica situazione in cui la stessa versa già da diversi anni e quindi la sostanziale impossibilità di rientrare con il debito, peraltro senza mai dare la possibilità al Comune di visionare gli atti del bilancio» afferma il sindaco nella risposta, sottolineando che il pagamento degli arretrati è un aspetto problematico non solo dal punto di vista contabile ma anche una questione di equità nei confronti delle altre realtà associative che hanno sempre corrisposto il dovuto nel rispetto degli impegni. Tanti sono stati i tentativi di trovare un punto d’incontro, proponendo strade alternative per colmare il debito. 
Ma la richiesta di rilascio dei locali è dovuta anche alla necessità di uno spazio da attribuire all’ufficio dell’Inps locale - un servizio che copre il territorio delle Valli del Noce-  per trasferire i propri uffici evitandone la migrazione a Trento, individuati al terzo piano del palazzo dell’ex Pretura, dove attualmente è ospitato il Corpo Bandistico Clesiano, che necessariamente si sposterà al Don Orione.
Il sindaco precisa inoltre che l’impossibilità di affidare una sede comunale a Kino Centro Danza trova conferma nel regolamento comunale, in particolare per quanto riguarda la sede legale (l’associazione ha sede legale a Ronzone e non ha mai manifestato l’intenzione di trasferirla nel capoluogo) e l’assenza di pendenze economiche. 
Mucchi infine ha rilevato il cruciale ruolo svolto dalle associazioni per la crescita socioculturale della borgata, per le quali il Masterplan ha individuato un immobile destinato ad esse presso l’ex caserma dei Vigili del Fuoco nel rione Spinazzeda. Il tema sarà approfondito in tempi molto brevi nell’approvazione definitiva del Masterplan.

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