Consiglio Comunale dei Ragazzi in visita alla centrale idroelettrica di Santa Emerenziana

Nei giorni scorsi un gruppo di assessori e consiglieri di entrambe le municipalità di Cles e Ville d’Anaunia, assieme al Consiglio comunale dei Ragazzi - accompagnati dall’assessora esterna di Cles Cristina Marchesotti e dalla coordinatrice dell’iniziativa, la psicologa di comunità Lorenza Dallago - hanno fatto visita alla centrale idroelettrica Santa Emerenziana in Val dei Mulini sotto l’abitato di Tuenno, di proprietà di entrambi i Comuni.
La visita è stata organizzata per mostrare agli amministratori e agli alunni gli importanti lavori di manutenzione effettuati nella centrale, utilizzata sia da Cles che da Ville d’Anaunia per la produzione di energia elettrica, fonte di guadagno per far quadrare i bilanci specialmente nella parte corrente. Il sopralluogo è stato guidato dall’assessore ai lavori pubblici di Cles Massimiliano Girardi e dalla responsabile dell’ufficio tecnico in materia, l’ingegnera Paola Dallago, che hanno presentato gli interventi più significativi commissionati dal Comune di Cles, impellenti in quanto l’apparecchiatura elettronica e le turbine erano piuttosto deteriorate dopo decenni di operatività. 
La centrale, suddivisa in due fabbricati - il primo contenente la sala macchine e i trasformatori, il secondo l’interfaccia con la rete di distribuzione - ha una lunga storia alle spalle che ha inizio a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando la struttura venne messa in funzione con l’acqua proveniente dal Lago di Tovel attraverso un canale scavato nella montagna attigua. L’impianto è stato oggetto nel corso degli anni di svariati lavori di manutenzione nel 1934, negli anni Cinquanta, nel 1974, nel 1990 e nell’ultimo anno e mezzo. La centrale ha funzionato con una turbina Siemens del 1892, andata in pensione dopo praticamente un secolo negli anni Novanta - tutt’ora presente nell’immobile e sottoposta a tutela dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali provinciale per l’interesse storico artistico, così come l’edificio di architettura ottocentesca a grandi vetrate ad arco - e due Francis di fabbricazione De Pretto, il cui rendimento è andato progressivamente a ridursi per l’usura. 
L’ufficio preposto ha perciò effettuato alcune valutazioni tecniche, optando per l’inevitabile e intera sostituzione delle opere elettromeccaniche quali le turbine, l’alternatore, i trasformatori e la quadristica. A seguito di tale importante manutenzione, costata all’amministrazione comunale clesiana 870.000 euro, si auspica un sensibile aumento dell’energia prodotta con i conseguenti maggiori introiti per le municipalità proprietarie, naturalmente legati alla disponibilità di acqua. Si stima che la produzione possa arrivare ad almeno 5.700.000 kilowattora annuali, basti pensare che la media storica è stata di 5.000.000 nel decennio 2003-2012. 
Curatori e direttori del progetto, oltre all’ingegnera Dallago, Alberto Zambotti, Michele Vanzo, Marco Balduzzo e Remo Noldin, con la realizzazione delle opere affidata unicamente ad aziende del territorio quali la Brida Maierhofer di Tassullo e la Beros di Lavis (costruzione parti elettromeccaniche), Seppi Marco e Franco di Rallo (opere edili), Destefani Renzo e figli (opere da fabbro e carpenteria leggera) Pilati Patrizio (pitture) e gli allestimenti del cantiere comunale di Cles.

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