Tre serate di incontri per ricordare Carlo Piz

di Guido Smadelli

Tre serate per ricordare il cantautore clesiano Carlo Piz, e valorizzarne l’opera. La prima è in programma sabato 11 febbraio, al teatro parrocchiale di Fondo: nei sabato successivi ne seguiranno altre due, a Denno e Revò. A sostenere l’iniziativa Comunità di valle, Distretto famiglia, Comune di Cles; ed ovviamente Coralità clesiana, il complesso vocale diretto da Tullio Lorenzoni, che di brani di Piz è stato interprete, aggiungendolo al proprio vasto repertorio, e Radio Anaunia, dove Carlo Piz ha prestato la propria opera come conduttore.

Una «prima» a ricordo del cantautore era stata organizzata lo scorso anno, con lo spettacolo musicale «Ondeparade», teatro clesiano esaurito già in prevendita per entrambe le serate previste, conferenza sul personaggio in un Palazzo Assessorile stracolmo di persone, mostra fotografica nelle stesse sale, visitata dal pubblico delle grandi occasioni.

Il nuovo spettacolo si intitola «Sol-Solat», e la regia è affidata a Sandra Mangini, in questi giorni in scena con il Teatro Stabile di Bolzano, attrice e regista professionista, collaboratrice di Cà Foscari di Venezia, docente di canto scenico al Teatro Stabile del Veneto, esperta di canto tradizionale e cultura orale. La direzione musicale è invece affidata a Walter Marini, compositore ed insegnante.

Carlo Piz, clesiano classe 1951, scomparso nel 2008, è molto noto in valle per la sua ampia produzione di brani musicali in dialetto clesiano, contribuendo a tenerne in vita la sua forma più originale. Non un poeta e cantore banale, comunque: con i suoi testi ha narrato storie quotidiane arricchite da una sottile ironia e situazioni surreali, con viaggi in luoghi fantastici dove si incontrano buffi personaggi - ma ad analizzarli un po’, si riconoscono pregi e difetti della popolazione «normale». Il tutto inserito in «quadretti» legati ad eventi storici, sempre letti ed interpretati con un avvincente sarcasmo.
Caratteristica dei testi di Carlo Piz è una cura lessicale quasi maniacale, cui si aggiungono il rigoroso rispetto della pronuncia e la ricerca dei modi di dire popolari. «Con lui il dialetto clesiano acquista vivacità ed energia - commentano gli organizzatori -. I testi scritti nell’arco di trent’anni, da inizio ‘70 a fine ‘90, sono inoltre molto vari ed originali».

Oltre ad «Ondeparade», sempre all’opera di Piz è stato dedicato un altro evento, la «Spizoclada», lo scorso inverno, sempre con grande affluenza di pubblico, anche se poco propagandato. Quest’anno si passa ad una proposta valligiana, anziché prettamente clesiana: come detto, prima serata a Fondo, sabato 11 febbraio, con partecipazione dei musicisti ed interpreti di «Ondeparade» e Coralità Clesiana (presenti a tutti e tre gli spettacoli) della filodrammatica e del corpo bandistico locali, del Coro Emmanuel. Le repliche all’auditorium del Polo scolastico di Denno il 18, ed il gruppo vocale milanese Suonova, ed a quello di Revò il 25 febbraio, con la filodrammatica La Revodana ed il corpo bandistico Terza Sponda, tutti con inizio alle ore 21.

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