A Malé apre Eurospin Gestito dalla coop Val di Non

Settecento metri quadrati di spazio vendita

di Guido Smadelli

Bilancio in utile, aumento del fatturato dell’11 per cento, dieci nuovi posti di lavoro. Per la Famiglia cooperativa Val di Non il bilancio chiuso al 30 settembre è, come da tradizione, positivo.

«Non trascorre anno senza che comunque noi si guardi avanti, a nuovi investimenti», annuncia il presidente Giorgio Turri, in occasione della presentazione dello strumento contabile di chiusura. «Entro inizio primavera aprirà i battenti il nuovo punto vendita Eurospin di Malè». Non un investimento diretto: acquisto dei locali, loro sistemazione, arredamento, sono stati sostenuti da Dao; la Famiglia Cooperativa Val di Non sarà chiamata a gestire la struttura, pagando un affitto. Questo nuovo insediamento, 700 metri quadrati di spazio vendita (curioso che sia a due passi del recentissimo supermercato del gruppo Poli), produrrà anche posti di lavoro. «Sicuramente quattro o cinque nuove assunzioni», conferma il direttore Maurizio Ianes.

Oltre che un consolidamento della presenza in Val di Sole, dopo l’apertura, nel corso del passato esercizio, del punto vendita Conad di Dimaro. «Nell’ultimo anno abbiamo aperto due nuove strutture - sottolinea Maurizio Ianes -: il punto vendita di Dimaro e l’Eurospin di Sarnonico. Entrambi stanno andando a gonfie vele». Con il conseguente balzo in avanti del fatturato, che con un più 11% rispetto all’esercizio precedente supera i 19 milioni e 500 mila euro, ormai prossimo quindi alla soglia dei 20 milioni. Anche se il margine si riduce di uno 0,5%, «colpa» anche del secondo Eurospin della cooperativa (già operativo da anni quello di Cles), hard discount dove il margine è ovviamente più contenuto che nei normali negozi. «Il costo del personale è amentato dello 0,10%», continua Turri, esponendo le cifre significative dell’annata conclusa.

«D’altronde contiamo dieci dipendenti in più, quasi tutti ventenni, di cui sette erano già dipendenti a tempo determinato, ma con contratto ora passato a indeterminato. In totale contiamo 82 dipendenti, che operano su 27 punti vendita, e dobbiamo dire grazie a questa squadra, per la professionalità e la cortesia con la clientela dimostrata». Giorgio Turri amplia poi la serie di ringraziamenti: al direttore che sa gestire la «macchina», al cda, al collegio sindacale, alla clientela, a Dao. Con un rammarico: la chiusura del punto vendita multiservizi di Malgolo, ma non c’era alternativa.
Ad Amblar, ad esempio, la gente del paese che voleva un suo negozio, ha fatto scudo alla sua sopravvivenza frequentandolo quotidianamente. A Malgolo c?è chi si lamenta, ma che magari in quel punto vendita non ha mai messo piede.
Alla presentazione c’era anche il vice Tullio Francisci, rappresentante della compagine di Romeno, e il presidente del collegio sindacale Giuseppe Abram, entrambi convinti della bontà delle scelte compiute (prima tra tutte, il passaggio a Conad).

«Questa è una cooperativa solida, ben organizzata, ma che sta attenta ad ogni passo, muovendosi con saggezza», afferma Abram, spendendo a sua volta numerosi ringraziamenti.
La riduzione dei margini ha comportato nell’esercizio scorso una contrazione dell’utile, che dai 201 mila euro del 2015 passa ai 143 mila euro attuali. Una riduzione dovuta anche alle numerose offerte per la clientela, e soprattutto per i soci: solo domenica prossima ad esempio, nei negozi di Fondo, Cavareno, Romeno, Dimaro e Cles, i soci potranno acquistare tutto con il 20% di sconto.
Ultimo rilievo d’annata: ad alcune onlus sono stati donati oltre 50 mila euro di merce prossima alla scadenza ma ancora utilizzabile e sicuramente buona per chi ha bisogno di tutto.

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