Scarpe calde per i bimbi di Amatrice

L'appello di due poliziotti accolto da Nuvola e da due ditte della Val di Non

di Andrea Bergamo

Grazie alla collaborazione tra la Polizia stradale di Bolzano e i Nu.vol.a della val di Non, 140 paia di scarponcini sono stati raccolti e inviati ad Amatrice in meno di 48 ore. Merito del grande cuore dei cittadini e di due aziende locali che - nell'anonimato - hanno fornito calzature e indumenti caldi per le popolazioni colpite dal sisma.

Nel corso dei pattugliamenti sul territorio di Amatrice, l'agente Lorenzo Forti della Polstrada (residente a Cles) e il sovrintendente capo Paolo Pittis del distaccamento di Brunico, hanno conosciuto in prima persona le difficoltà nelle tendopoli. Durante la prima settimana di settembre, 40 agenti si sono recati al grande campo messo in piedi ad Amatrice dalla regione Friuli, per portare sollievo ai piccoli ospiti. Hanno portato loro vassoi di dolciumi e materiale didattico, venendo a conoscenza che gli ospiti necessitavano di calzature protettive invernali per affrontare la stagione fredda.

Gli agenti si sono messi in contatto con il presidente dei Nu.vol.a trentini Giorgio Debiasi (già capogruppo della val di Non) per chiedere supporto nella raccolta di scarponcini per bambini e adulti. In meno di 12 ore, l'appello lanciato anche attraverso i social network è stato raccolto da tanti cittadini e da due calzaturifici. Le aziende, in particolare, hanno aderito fornendo non solo scarponcini ma anche altro vestiario e i privati hanno versato 300 euro.

Nel giro di appena due giorni sono stati recapitati ad Amatrice ben 140 paia di scarponcini, decine di indumenti protettivi e la somma. Nel pomeriggio dello stesso giorno, un gruppo di pattuglie si è occupato di trasportare quanto donato dal campo Trento al campo Friuli.

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