Crisi della Tassullo Beton Civettini: tutelare i dipendenti

Con un'interrogazione il consigliere provinciale di Lista Civica Trentina Claudio Civettini torna a concentrare la sua attenzione sulla vicenda della Tassullo Beton.

«Che la crisi economia sia passata per lasciare il posto alla nuova, sospirata ripresa è a tutti gli effetti una favola alla quale, comprensibilmente, oggi credono in pochi anzi, a cui non crede praticamente più nessuno visto e considerato che permangono – purtroppo evidenti – segnali di un sistema economico ancora in piena stagnazione se non, almeno in taluni ambiti, addirittura recessione. I più significativi di questi segnali sono senza alcun dubbio i licenziamenti conseguenti alla chiusura di stabilimenti presenti sul territorio, che non accennano ad arrestarsi.

Un caso decisamente attuale, ripreso anche dalle cronache di questi giorni, è quello della Tassullo Beton, i cui dieci dipendenti – a quanto pare – sono stati tutti quanti licenziati. Ora, sui motivi di questo fallimento non s’intende sindacare (Tassullo Beton pare non pagasse le forniture alla Tassullo Materiali, e questo comportava il rischio di un aggravamento del passivo tale per cui, fermate le forniture, il licenziamento sarebbe divenuto inevitabile), tuttavia non è possibile non pensare al futuro dei lavoratori licenziati.  Anche perché non va dimenticato un aspetto fondamentale: il provvedimento di licenziamento in oggetto non solo va a lasciare dieci lavoratori senza impiego – il che è già gravissimo -, ma finirà con il lasciare altrettante famiglie senza neppure il sostegno degli ammortizzatori sociali, visto che questi scattano solo sopra i 15 dipendenti.

È pertanto evidente la necessità, da parte dell’Amministrazione provinciale, non solo di interessarsi alla questione, cosa che in teoria dovrebbe aver già fatto, ma anche di chiarire quali misure intende mettere a disposizione e a supporto di questi lavoratori licenziati e delle loro famiglie.

Si vuole sapere:

· Se corrisponde al vero che il provvedimento di licenziamento in oggetto non solo va a lasciare dieci lavoratori senza impiego – il che è già gravissimo -, ma finirà con il lasciare altrettante famiglie senza neppure il sostegno degli ammortizzatori sociali, visto che sembrerebbero esserci difficoltà tecniche per la corresponsione e il riconoscimento

· Se non ritiene molto grave la situazione per questi lavoratori e per le loro famiglie, visto e considerato anche il periodo di crisi economica complessiva, tutt’altro che superato anche in Trentino

· Quali misure la Provincia intenda mettere a disposizione e a supporto di questi lavoratori licenziati e delle loro famiglie, al fine di favorirne anche un reinserimento lavorativo in tempi brevi e quali gli strumenti a disposizione dell’obiettivo».   

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