Pia Laviosa Zambotti in un libro scritto dai ragazzi

di Guido Smadelli

«Pia Laviosa Zambotti. Storia di una donna fuori dal comune» è il titolo del libro presentato all’Istituto comprensivo, alla presenza degli autori: che sono gli studenti della terza C della scuola media (nella foto) e quelli di quinta elementare. Una pubblicazione che corona un lavoro di due anni, progetto didattico nato dalla collaborazione tra Istituto comprensivo e Provincia, e che ha visto come partner comune, biblioteca, Apt, Fondazione Caritro, Sistema bibliotecario trentino, realizzato grazie ad una lunga serie di «collaboratori», tanto istituzionali quanto privati.

Centottanta pagine di storia, ricerca, con qualche concessione alla fantasia. Come nel caso della pagina curata da Caterina Dalpiaz, Omar Mouzouny e Pietro Marchioro, che immaginano una Pia Zambotti bambina, che dalle finestre della propria camera ammira l’affresco sulla guerra di Troia di casa Bertagnolli, che sta proprio di fronte. «Pia vedeva l’affresco quotidianamente, e forse questo ha alimentato la sua curiosità», concludono i tre ragazzi.

Che sia stato quello, l’input che l’ha vista diventare archeologa, paleontologa e docente di fama, membro dell’Associazione di studi etruschi, prima donna a conseguire il premio nazionale di ricerche storiche e filologiche dell’Accademia dei Lincei.

A parte questo, il tomo dei ragazzi, corredato di molte foto e disegni, è un lavoro profondo, che scava nella vita dell’archeologa scomparsa nel 1965 (ricordata anche come donna di notevole fascino) e si estende all’ambiente in cui essa è cresciuta (approfondimenti sulla realtà di Fondo di inizio secolo) e molti altri aspetti. Come nel caso dell’affresco sopra citato: trattandosi della Guerra di Troia, non poteva mancare una scheda su quell’avvenimento di storica e mitica memoria.

In occasione della presentazione del volume la dirigente scolastica Maura Zini ha sottolineato il lavoro svolto, in modalità interdisciplinare, dai ragazzi, grazie alla disponibilità di uno stuolo di persone, da Maria Raffaella Caviglioli (presente alla presentazione) che assieme alla collega Maria Grazia Depetris dell’Ufficio beni archeologici ha curato la parte redazionale, alle insegnanti Rosanna Bertagnolli, Claudia Contu, Mariangela Frasnelli e Mariagrazia Leonardelli che hanno seguito passo passo il progetto didattico.

I ragazzi non hanno trascurato nulla, ridisegnando la vita della studiosa ed il periodo storico in cui è vissuta. Ben impostato con testi descrittivi, schede, immagini, e disegni degli stessi alunni, anche di Pia Zambotti, che si affiancano alle fotografie che la ritraggono in vita. Con pensieri ai luoghi che lei amava; prima tra tutte la casa sul colle di Pontaiaca, a monte dell’abitato di Fondo, costruita con una forma assai strana, quasi a forma di nave, a ricordo del suo unico figlio Luigi, marinaio, morto nel 1944 in battaglia ed insignito della medaglia al valor militare.

La valorizzazione di questa «donna fuori ordinanza» non finisce qui. Grazie al progetto didattico infatti sarà scoperta una targa a suo ricordo, in paese; ne esiste una in municipio, poco visibile, a Pia Laviosa Zambotti sarà dato lustro con una nuova targa, in posizione molto più privilegiata.

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