Trento-Mezzana in treno Stazione aperta in luglio

Dalla prossima estate, la stazione di Mezzana della ferrovia Trento-Malé dovrebbe essere aperta ai viaggiatori. Se non vi saranno intoppi, si prevede che il nuovo terminale della linea, prolungata di quasi un km da Marilleva 900 a Mezzana, possa entrare in servizio da luglio. Sono in fase di valutazione gli interscambi dei bus dell’alta Val di Sole nella nuova struttura.

In vista dell’apertura, la società Trentino Trasporti ha pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse (entro il 19 febbraio) per la gestione dei locali commerciali della stazione, con l’intenzione di affidare la gestione unitaria del compendio commerciale, incluso il bar-ristorante.

Oltre alla sala di attesa, ai vari locali di servizio e a quelli tecnologici, la stazione di Mezzana (accessibile dalla nuova bretella stradale) disporrà infatti di spazi commerciali per circa 250 metri quadrati di superficie e bar-ristorante per altri 250 metri quadrati. Due i binari di ricevimento (coperti) della stazione, predisposta per un eventuale prolungamento della linea verso Fucine, che dovrebbero migliorare le manovre dei rotabili con minori tempi di arresto dei treni.

Intanto, i dati del Servizio provinciale trasporti pubblici (assunti dalle verifiche quotidiane) indicano l’utilizzo in crescita della Trento-Malé-Marilleva negli ultimi anni. I passeggeri sono passati da 1.800.000 circa nel 2010 a 2.125.000 nel 2014. Nel 2015, secondo i dati elaborati finora, suscettibili di marginali variazioni, sono stati 2.075.000 circa.

La realizzazione della nuova linea a Lavis e il prolungamento a Mezzana dovrebbero permettere di migliorare i tempi di percorrenza rispetto agli orari conseguenti all’entrata in funzione del sistema di sicurezza Atp (Automatic Train Protection). «Si può in generale dire che il cambiamento degli orari - spiega il dirigente del Servizio, Roberto Andreatta - non ha determinato un calo dell’utenza: nel mese di marzo 2015, a titolo di esempio, si registrava un mantenimento sostanziale del numero di viaggiatori rispetto allo stesso mese del 2014, 200.176 rispetto a 200.456». Al gradimento per la ferrovia contribuiscono anche i turisti e, osserva Andreatta, se il costo per passeggero del servizio su gomma è oggi quantificabile in 3,56 euro, e il costo passeggero/km in 0,179 euro, il costo per passeggero della ferrovia Trento-Malé risulta pari a 5,7 euro, ed il costo passeggero/km Ftm pari a 0,193.

«Se però ci si limitasse alla analisi dei costi, senza considerare le ricadute turistiche legate a quello che può divenire un “brand” di un territorio - fa notare Andreatta - si avrebbe una visione parziale del fenomeno della spesa pubblica: ecco perché iniziative come quella di successo del “trenino dei castelli” possono rendere preziosa e “remunerativa” la ferrovia esistente a prescindere dal profilo trasportistico in sé considerato.

Nella medesima ottica va il treno più bici: anche nell’estate 2015 - osserva ancora Andreatta - è stato attivato nella tratta Mostizzolo Marilleva con quattro coppie di corse: se nel 2006 erano un migliaio gli utenti che hanno viaggiato con la loro bici, nel 2015 sono stati 8.900, il che significa tra le 30 e le 40 persone per ognuna delle corse attivate con il treno appositamente allestito, ma soprattutto significa legare il treno alla fruizione del territorio».

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