Lascia il bimbo e riparte, autista finisce nei guai

Il pulmino lo ha prelevato presso la sua abitazione e lo ha accompagnato fino al centro diurno, dove il bambino avrebbe dovuto trascorrere la giornata. Quando il piccolo, 6 anni, si è avvicinato al cancello della struttura, però, ha scoperto che era ancora chiuso e così si è incamminato da solo sulla strada per fare ritorno a casa, visto che nel frattempo il mezzo era ripartito. Ma proprio per questo il conducente, un autista del trasporto pubblico, deve rispondere di abbandono di minore. Questo il reato contestato ad un 34enne residente in val di Non, per il quale il pubblico ministero Antonella Nazzaro ha chiesto il rinvio a giudizio.

La vicenda risale al luglio scorso. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il piccolo, salito sul mezzo giunto presso la sua abitazione, a qualche chilometro di distanza, era sceso all'esterno della struttura senza che il conducente lo consegnasse personalmente agli addetti del centro, così come prevede - viene rilevato - il mansionario contrattuale degli autisti del trasporto pubblico. Il problema è che quel giorno il centro venne aperto in ritardo e il bambino si ritrovò chiuso fuori. A quel punto il minore, senza perdersi d'animo, decise di mettersi in cammino, per fare ritorno a piedi a casa. Un viaggio pericoloso, rileva l'accusa, visto che il bambino aveva affrontato da solo il traffico. Ma quel piccolo che camminava lungo la strada aveva attirato l'attenzione di un passante, che aveva così allertato le forze dell'ordine. Il bambino era stato così consegnato ai genitori, che hanno sporto querela contro l'autista, reo di essere ripartito senza prima assicurarsi che il bambino entrasse nel centro, mettendo così a rischio la sua incolumità.

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