Parco dello Stelvio volano di sviluppo

Soddisfazione unanime dopo l'intesa siglata a Roma fra il Governo, le Province di Trento e di Bolzano e la Regione Lombardia sul Parco nazionale dello Stelvio. Per il presidente sudtirolese Arno Kompatescher, ora al Parco si potrà avviare una «gestione innovativa», mentre secondo il presidente trentino Ugo Rossi si potranno sperimentare «logiche nuove» con l'obiettivo di fare dell'area protetta un volano di sviluppo.

L'intesa prevede il superamento del Consorzio del Parco, istituito nel 1993, e l'attribuzione di tutte le funzioni di tutela e di gestione alle Province di Trento e Bolzano e alla Regione Lombardia, nel rispetto delle norme statali sulle aree protette e della disciplina europea Natura 2000. Alle Province spetta anche la predisposizione e l'approvazione del piano del Parco e del regolamento, che sono sottoposti al preventivo parere vincolante del Ministero dell'ambiente, per la verifica di conformità alle linee guida e di indirizzo approvati dal Comitato di coordinamento. Ed è questo Comitato che assicura l'unitarietà del Parco. Composto da 9 membri ai quali non spetta alcun compenso, il Comitato definisce linee guida e indirizzi anche per la ricerca scientifica, la conservazione e il monitoraggio della biodiversità, la promozione del turismo sostenibile, ecc.

«Non solo divieti, ma anche forme più innovative», spiega Kompatscher. «Vogliamo che questo Parco sia visto come valore aggiunto anche dalla popolazione interessata». Sulla stessa linea Ugo Rossi, che prefigura «Una maggiore integrazione con le attività agricole e turistiche, con le logiche di sviluppo territoriale». «Un risultato importante, che ci permetterà di valorizzare pienamente il Parco dello Stelvio, sotto il profilo naturalistico, paesaggistico e turistico, in un rapporto di collaborazione e di fiducia con lo Stato» sottolinea l’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi, informando che ora servirà un passaggio in Commissione dei 12 per aggiornare la norma di attuazione, per poi arrivare al decreto definitivo del Consiglio dei ministri. Gilmozzi procederà poi ad una informativa in Consiglio provinciale.

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