La carica dei candidati a Cles: cinque aspiranti per fare il sindaco

di Guido Smadelli

Fumata grigia, al termine dell’incontro tra Patt, Upt e Pd, avvenuto l’altra sera su iniziativa del Partito autonomista. Grigia perché vi sarà un ulteriore incontro, cui saranno invitati i rappresentanti delle liste civiche che sostengono la coalizione guidata da Maria Pia Flaim.
Da un lato il Patt sostiene che l’alleanza Patt-Pd-Upt deve essere proposta anche a Cles: non a caso la segreteria autonomista è arrivata ad affermare «non è più tollerabile che in uno dei comuni politicamente più significativi del Trentino e capoluogo di una delle Comunità più importanti, il confronto vero e proprio non sia ancora partito»; sull’altro versante viene risposto che la coalizione Pd-liste civiche ha lavorato, sotto la guida di Maria Pia Flaim, per oltre 5 anni, e l’intenzione è proseguire la prossima legislatura, per concludere il programma avviato. Nei prossimi 5 anni possono essere poste le basi per un dialogo con il Patt. Sembra difficile, o quantomeno poco probabile, che le cose possano cambiare.
L’incontro è stato iniziativa del Patt, che da tempo sostiene la necessità, per Cles, di una coalizione che rispecchi quella provinciale. Per il Partito autonomista erano presenti il segretario Franco Panizza, il responsabile di sezione Rosario Poletti, il consigliere provinciale Lorenzo Ossanna, il presidente della Comunità di valle Sergio Menapace; sull’altro lato del tavolo per l’Upt la segretaria Donatella Conzatti e Gianluca Zanotelli, per il Pd la segretaria Giulia Robol, Stefano Guolo e Luciano Bresadola.
«Da parte nostra è stato affermato che la coalizione Pd-Liste civiche ha lavorato bene, e che si ritiene di procedere con un secondo mandato», dichiara Luciano Bresadola. «Ci sta bene un dialogo con il Patt, ma in prospettiva futura. Il Patt, in opposizione, non ha avuto grande dialogo, se vediamo l’ultimo bilancio approvato, la loro conclusione è che noi si sia sempre lavorato male e che la speranza è che si vada a casa quanto prima. Non mi sembrano buone basi per iniziare una collaborazione. Tanto meno se ci si chiede di concedere molto, ad iniziare dal sindaco. Un dialogo con il Patt è possibile, ma ora non esistono le condizioni». Le bocce non sono ancora (del tutto) ferme: c’è un altro incontro. Con una certezza, in casa Pd: le decisioni riguardanti Cles vanno prese in loco dalle segreterie provinciali.
Pronostici? Che Maria Pia Flaim sarà sostenuta da Pd, Upt (dichiarazione ufficiale dei giorni scorsi), e le «sue» liste civiche. Il Patt andrà da solo (eventualmente con Ruggero Mucchi), o con altri; in paese si vocifera di contatti con il centrodestra (ipotesi Vito Apuzzo candidato sindaco), «stimolato» anche dalla Lega (che ha già annunciato una lista, guidata da Giulia Zanotelli). Ma il Patt con la Lega non... lega granché. All’orizzonte spunta una lista nuova: capeggiata da Marco Fondriest, ex assessore comunale con Flaim, in disaccordo sulle scelte dell’attuale maggioranza (in particolare sulla viabilità), sospinto da un gruppo di giovani. Neanche due mesi, per dipanare la matassa. Se le carte rimarranno queste, probabile vittoria al fotofinish, per pochi voti, come a dicembre 2009.

comments powered by Disqus