Piazza e Schützen,  è polemica a Bresimo

La piazza di Fontana domenica sarà intitolata a Pozzatti, caduto a Vezzano nel 1809. Il comandante della costituenda «Schützenkompanie Bepo de Miller Val di Non» Marco Bertagnolli , che ne pensa? «Va detto che la politica non c'entra. Secondo, noi appoggiamo un'idea, è il comune che ha deciso di intitolare la piazza»

di Guido Smadelli

schuetzenimg_7854_8547659BRESIMO - La piazza intitolata a Marco Pozzatti , bersagliere tirolese caduto a Vezzano il 21 aprile 1809, fa discutere. L'ex vigile del fuoco Sebastiano Dalla Torre di Cles, ricorda l'incendio che devastò Bresimo nel 1954: «Allora ero giovane, salii in paese, come tanti altri». Invitato alla «riconsegna» alla comunità dell'area devastata dalle fiamme, era rimasto colpito del fatto che dopo mezzo secolo ci si fosse ricordati di lui: sapere che la piazza viene initolata ad un ex Schütze non gli va. «Poteva essere dedicata anche a tutti gli altri soldati morti in guerra». Sulla stessa linea Silvano Bezzi , di Ossana: anch'egli aveva partecipato alla cerimonia di «riconsegna» della piazza. «Venne collocato un bel bassorilievo dell'artista solandro Livio Conta. Perché ora consentire agli Schützen questa intitolazione?».


L'articolo pubblicato nei giorni scorsi ha provocato dibattito su l'adige.it : diversi i commenti. Ironico quello di Bruno Bertol , che si rifà all'incipit dell'articolo («Invasione di Schützen dell'intera regione...»): «Invasione? Bresimo si difenderà fino all'ultimo uomo». In un altro si chiede dove saranno parcheggiate le auto, un terzo è laconico: «Strano, di solito carnevale è a febbraio». C'è anche chi plaude all'iniziativa: «ricordare il passato è un dovere».


Ed il comandante della costituenda «Schützenkompanie Bepo de Miller Val di Non» Marco Bertagnolli , che ne pensa? «Va detto che la politica non c'entra. Secondo, noi appoggiamo un'idea, è il comune che ha deciso di intitolare la piazza». La presenza di una folla di Schützen a Bresimo fa discutere. «La storia è a 360 gradi», replica Bertagnolli. «Abbiamo in tutto il Paese centinaia di piazze e vie intitolate a Fabio Filzi, Cesare Battisti, Damiano Chiesa , una può essere intitolata ad un soldato morto per difendere la propria terra un centinaio d'anni prima. Non vedo contrapposizione, anzi colgo l'occasione per dire grazie agli alpini, in tante località hanno eretto momumenti dedicati ai caduti di tutte le guerre. D'altronde, conclude Bertagnolli, «il Trentino è terra di frontiera, c'è spazio per tutti».


Un paio d'anni fa una «due giorni» dedicata a Marco Pozzatti era stata organizzata, a Bresimo; la compagnia di Vezzano aveva deposto una corona di fiori al monumento ai caduti. Marco Pozzatti si era arruolato nella compagnia schutzen di Cles, comandata dal barone Giuseppe di Cles , e capitanata da Giovanni Lorenzoni . A Vezzano, Marco Pozzatti fu l'unico caduto. La Compagnia di Cles si era poi distinta a Cadine, ed era entrata a Trento sotto la guida di Andreas Hofer.

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