Cassa Rurale Giudicarie, Valsabbia, Paganella inaugurato il rinnovato sportello di Molveno

Sono stati spesi quasi 160.000 euro per il «maquillage» della filiale della Cassa rurale Giudicarie, Valsabbia Paganella. Nei giorni scorsi, con una breve cerimonia, il sindaco Luigi Nicolussi con il presidente della coop di credito, Andrea Armanini, hanno rivolto il benvenuto ai soci di Molveno, invitandoli poi a visitare la nuova banca completamente rimessa a nuovo e dotata, oltre ai tre sportelli al pubblico, di una cassa Bancomat Self di avanzata tecnologia che svolge varie funzioni: non solo distribuire banconote, ma accettare anche versamenti.
 
«In un periodo storico in cui altre banche stanno chiudendo gli sportelli al servizio delle nostre comunità - ha evidenziato nel suo intervento il presidente Armanini - la nostra Cassa rurale investe per avere spazi più riservati e attrezzature più moderne per offrire un servizio di qualità ai clienti di Molveno e ai tanti turisti presenti in questa località».
Nel 1988, a seguito alla fusione della Cassa rurale di San Lorenzo e Andalo con la consorella di Bleggio inferiore, la banca divenne Cassa rurale Giudicarie Paganella; poi, nel 2003 con la fusione di quest’ultima e la Cassa rurale di Darzo e Lodrone, assunse il nome di Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella.
 
La banca aprì il suo sportello a Molveno in via Garibaldi nel 1978, per poi spostarsi in via Cesare Battisti e, infine, trasferirsi definitivamente, dal 1986, in piazza delle Scuole. Lo sportello di Molveno conta 260 soci e ben 1.040 clienti in un paese che annovera 1.128 abitanti. La Cassa rurale detiene l’80% delle quote di mercato con 40 milioni di euro di risparmi raccolti, a fronte di prestiti per 22 milioni e mezzo di euro.
 
Il direttore Davide Donati ha sottolineato che, nonostante la Cassa rurale si estenda su un vasto territorio del Trentino occidentale, si è radicata solidamente sull’altopiano e intende assicurare i soci che lo sarà sempre di più; in proposito ha annunciato che a fine mese riaprirà la filiale di Cavedago, dove sono stati eseguiti i lavori a tempo di record per ridare a quella comunità un servizio ritenuto indispensabile dai risparmiatori. Ha così smentito le voci, ravvisate pure nella preoccupazione più volte espressa dal sindaco di Cavedago, Silvano Daldoss, della chiusura definitiva della filiale di quel paese dopo l’assalto con l’esplosivo al Bancomat dello scorso fine agosto, che distrusse pure l’ufficio. I malviventi fuggirono con ventimila euro di banconote e, da quel giorno, gli abitanti nutrirono il timore di perdere la loro banca. 
 
«Nessun piano di razionalizzazione e riduzione degli sportelli - hanno assicurato i dirigenti della banca - metterà mai in discussione la presenza a Cavedago della Cassa rurale Giudicarie, Valsabbia Paganella».

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