Le Piramidi di Segonzano non saranno patrimonio Unesco

È stato respinto dal Consiglio provinciale, ieri, l’ordine del giorno 56 del consigliere Claudio Cia (del gruppo «Agire») intitolato «Attivarsi per le piramidi di Segonzano patrimonio dell’umanità Unesco».
L’ordine del giorno presentato, in origine impegnava la giunta ad attivare e sostenere l’iter necessario all’inserimento della valle di Cembra nella lista dei siti che costituiscono il patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Il testo è stato modificato: inizialmente si riferiva solamente al sito naturale delle piramidi di terra di Segonzano, poi invece si è passati a menzionare la valle intera, che con i suoi 708 chilometri di muretti a secco e i terrazzamenti vitati, le piramidi stesse, già iscritta al Catalogo Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici.
L’assessore Gilmozzi ha obiettato che l’accesso al patrimonio Unesco presuppone una caratteristica eccezionale e unica al mondo. Non c’è alcuna possibilità – ha detto - che le piramidi di Segonzano possano essere ritenute tali, visto che le piramidi di terra esistono in molti altri siti, e quindi la candidatura sarebbe perdente. Avrebbe senso invece pensarci per la catena del Lagorai. Lozzer ha plaudito a quest’ultima idea.
Il voto, alla fine, ha decretato lo stop alla proposta del consigliere di «Agire»: 20 no, 8 sì, 2 astenuti.

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