A Lavis i camion sulla strada statale potrebbero avere i mesi contati

Il Comune di Lavis vuole eliminare il traffico pesante dalla porzione di strada statale 12 che spacca in due il paese.
E’ di un paio di settimane la richiesta di declassamento della strada inoltrata al Ministero dei trasporti, mentre giovedì sera in consiglio comunale nel corso della discussione dell’ordine del giorno sul traffico presentato dai consiglieri Piffer e Zanetti di Lavis Civica, si è appreso dall’assessore competente Andrea Fabbro della domanda di parere alla Provincia, per l’istituzione di un divieto di transito (salvo carico-scarico) agli autocarri superiori alle 12 tonnellate in direzione nord-sud, all’altezza della rotatoria del Sevignani, tra Zambana e Lavis. «Allo stato attuale - è stata la risposta del dirigente del Servizio strade Silvio Zanetti - si stanno approfondendo le eventuali criticità sull’incidenza che la limitazione potrebbe comportare al traffico veicolare». Una soluzione, dunque, che la Provincia non ha scartato e che probabilmente è pronta a considerare seriamente non appena saranno conclusi i lavori di interramento della Trento-Malé. 
Nello specifico sull’ordine del giorno di Lavis Civica che lamentava un aumento del traffico sulla SS12 e l’inopportunità - vista la sua già scarsa fluidità - di creare un’isola pedonale all’altezza del negozio Baratto, la maggioranza ha ritenuto di andare avanti per la propria strada, bocciando il documento.
E’ toccato poi al sindaco Andrea Brugnara illustrare al consiglio la bozza di convenzione per la gestione associata del servizio di polizia locale. Nel sottolineare come solo il consiglio lavisano abbia avuto l’opportunità di analizzare il testo in anteprima, potendo suggerire correttivi e suggerimenti in tempo utile per essere eventualmente accolti in conferenza dei sindaci, il primo cittadino ha annunciato come della futura convenzione non faranno parte né il Comune di Altavalle, né quello di Albiano, defilatisi dal precedente Corpo come i comuni della Paganella. 
Novità importante e controversa, quella riguardante il futuro comandante, che verrà assunto con contratto a tempo determinato, legato alla durata in carica del sindaco di Lavis ed eventualmente prorogabile. «Un indirizzo, quello scelto - ha spiegato Brugnara - per poter selezionare la figura apicale del servizio fra soggetti di consolidata esperienza e per vincolarne l’operato agli obiettivi indicati dai Comuni». Sotto il comandante ci sarà un vice senza funzioni di comando ma di supporto in particolare per la gestione amministrativa del corpo e due capiufficio responsabili della sede di Mezzolombardo e di quella di Lavis . Quattro funzionari e 25 agenti completeranno l’organico, che secondo il sindaco sarà equamente suddiviso fra le due sedi. Forti critiche all’impostazione data al Corpo, con particolare riguardo alla figura del comandante - giudicata inutile e costosa - ed alla forma della bozza (tanti gli errori riscontrati),  sono venute da Lavis Civica e dalla Lega per bocca dei rispettivi capigruppo Piffer e Ceccato. Quest’ultima in particolare ha sollevato dubbi sulla legittimità dell’eventuale proroga del futuro comandante ed ha chiesto venga formalizzata una procedura di controllo sul comune capofila della gestione del servizio, nella fattispecie Mezzolombardo. 
In serata non felicissima per lucidità e precisione, la maggioranza ha chiuso la seduta alle corde sugli ultimi due punti all’ordine del giorno. Rispetto al regolamento sul «Fondo di emergenza» (peraltro approvato) istituito per aiutare famiglie monoreddito in caso di morte improvvisa del o della capofamiglia, l’assessora Isabella Caracristi ha incrociato ruvidamente le lame con la consigliera Monica Ceccato, riservatasi di presentare un ricorso interno per «le gravi lacune riscontrate nel documento». Ancora peggio per sindaco e giunta è andata con il regolamento per l’esercizio dello spettacolo viaggiante, ritirato in tutta fretta dopo che la minoranza aveva rilevato una violazione del nuovo regolamento comunale entrato in vigore due settimane fa.

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