Castel Königsberg

Castel Königsberg in italiano Monreale, che domina la Piana Rotaliana, è un gioiello. Un gioiello privato, che i proprietari (la famiglia Schmid, leggi Jägermeister) aprono poco al pubblico, così quando c’è un evento e le porte si spalancano, la gente accorre in massa poiché grande è l’affetto della gente del posto per questo monumento.
Domenica, ad attirare centinaia di visitatori, è stato lo spettacolo «Minacce», organizzato dalla Pro Cultura di Lavis. In scena quadri ispirati alle storie ed alle leggende quasi millenarie del Königsberg in un adattamento di Renato Barrella, con la regia di Maura Pettorruso; gli attori Maria Vittoria Barrella e Stefano Detassis a muoversi nella sala del camino, con le splendide trifore romaniche.  Lo spettacolo però era iniziato prima, con il rinfresco e le porte aperte dalle 16,30. La gente ha così potuto gustarsi la storia del maniero - datata certamente al 1200, ma sicuramente con precedenti ai tempi di Longobardi e Franchi - narrata con sapienza da Andrea Casna, che l’ha poi condotta nella splendida cappella gentilizia (con alcuni resti di affreschi cinquecenteschi, ormai in dissoluzione) e nella magnifica stanza del Giudizio,; anche questa stanza, peraltro, in stato pietoso con squarci di cielo nel soffitto di travi e cannelle a malta paglia. Il resto del castello appare (così com’era nell’Ottocento) gravemente ammalato: stanze di pregio chiuse e stipate di materiali come un magazzino, il torrione unico nel suo genere in Trentino, impercorribile; il passaggio esterno fra palazzo e torre a rischio crollo.
Tanta gente, molto soddisfatta. Ma anche un po’ triste: il gioiello c’è, ma è appannato, e rischia di scomparire. 

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