Più informazioni sull'orso Appello del comune di Vallelaghi

All’unanimità l’amministrazione comunale di Vallelaghi intende fare pressione presso gli uffici provinciali - settore grandi carnivori del Servizio foreste e fauna - al fine di sollecitare l’attivazione di «misure di convivenza con l’orso sul territorio comunale».

La convinzione uscita dall’aula consiliare il 28 settembre è che si stia facendo «sempre più forte un sentimento di paura e insicurezza dei nostri cittadini nei confronti dell’orso» con conseguente dissuasione a mettere piede sui sentieri vicino casa.

Quantomeno per smussare gli angoli, quattordici consiglieri denotano la «mancanza di un’informazione chiara» sul numero effettivo di plantigradi e sulle modalità di comportamento dinanzi ad incontri ravvicinati detto che, nel frattempo, il tam tam mediatico «non ha aiutato a gestire al meglio la situazione».

Anche secondo il funzionario del Servizio foreste e fauna Claudio Groff, il vero problema non consisterebbe tanto nella presenza dell’orso quanto nell’insufficiente comunicazione al pubblico.

E in difetto di informazione non sono mancate approssimazioni condite di melensa retorica. «L’informazione è fondamentale e in questo la Provincia è stata carente», sostiene l’esperto Groff, a dire che è passata sottogamba e in maniera fatua una fase divulgativa che avrebbe dovuto procedere di pari passo con l’immissione di plantigradi.

«E dove il fenomeno è sconosciuto - aggiunge - la paura è più concreta». Della stessa lunghezza d’onda Vallelaghi che invoca la promozione di ulteriori serate informative aperte a tutta la cittadinanza oltre alla convocazione annuale di responsabili di Life Ursus in consiglio comunale e l’attivazione di «possibili misure per allontanare l’orso dai centri abitati», benché tempestive, in aggiunta allo «spostamento degli animali nel caso in cui si riscontri una sovrappopolazione di plantigradi sul territorio».

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