Terlago, cacciatori boscaioli per migliorare gli habitat

di Patrick Zeni

Eloquente l’adagio dei cacciatori di lingua tedesca che ammonisce: «Niente gestione (faunistica) niente caccia». Ne sanno qualcosa per esperienza diretta i cacciatori della Riserva di Terlago che prossimamente, anziché il fucile, impugneranno di buona lena motosega e accetta intendendo ripulire con l’ausilio di una trinciatrice le superfici boschive non distanti da casa loro.

L’ente territoriale di Vallelaghi li autorizza ad eseguire un intervento di «miglioramento ambientale a fini faunistici» in località Brusadi tra Monte Terlago e Maso Ariol, area di proprietà comunale (catasto di Covelo) estesa grosso modo un paio di ettari. La misura consistente nel decespugliamento e nella trinciatura di una porzione di versante ammantato di pini mughi si prefigge di recuperare e riqualificare gli «habitat naturali degradati e non valorizzabili» a causa della propagazione della vegetazione arbustiva infestante.

Si guarda perciò con favore e attenzione alla possibilità di ricreare le condizioni ambientali in parte pregiudicate dall’azione e dall’incuria dell’uomo poiché la conservazione e il potenziamento delle risorse faunistiche dipendono da svariati fattori, anzitutto dalle condizioni ambientali oltreché dalla gestione dei prelievi venatori. In qualità di ente proprietario della zona alle pendici del monte Gazza, l’amministrazione comunale ha fatto seguito all’appello del rettore delle doppiette riconoscendo nella sezione da questi presieduta ?l’espressione del volontariato e del libero associazionismo, meritevole di essere tenuta in considerazione nell’ambito della cura e valorizzazione del patrimonio comunale?.

Certo fin d’ora che nessun onere ricadrà sulle casse municipali il sodalizio si appresta a rimboccarsi le maniche attingendo alle proprie tasche e comunque sotto la propria responsabilità.La rivendicazione è arcinota: i cacciatori sostengono bonariamente di essere tra i primi ambientalisti, dunque nel comune di Vallelaghi si ingegnano per dimostrarlo tangibilmente.

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