Paganella, estate turistica da record

di Mariano Marinolli

La presidente dell’Apt Dolomiti Paganella, Anna Donini, ha presentato il consuntivo statistico della stagione estiva, esultando per il +6,7% di presenze registrate rispetto al 2015. «È un dato che ci conforta in vista dell’imminente stagione invernale - ha detto - e che premia il gran lavoro e gli investimenti compiuti da tutti gli operatori turistici dell’altopiano».
«Nel riepilogo statistico - aggiunge poi la presidente - non sono compresi i dati riferiti a maggio, quando tutti gli alberghi avevano avviato in anticipo la stagione in concomitanza dell’arrivo del Giro d’Italia. Mancano pure i dati di ottobre, dove gli impianti sono rimasti aperti fino a metà mese prolungando così la permanenza degli ultimi turisti».

Con 621.092 pernottamenti, la Paganella ha così sforato il precedente record di 615.681 presenze nel solo comparto alberghiero, stabilito nel 2009.
A gonfie vele anche i dati che riguardano gli stranieri, con un +13,5%; dati certificati dall’Istat e che sono motivo di orgoglio e ottimismo per tutti gli albergatori dell’altopiano.

Scontata la «grande soddisfazione» espressa dai vertici dell’Apt al termine della sintesi tracciata dal direttore dell’ente, Luca d’Angelo, sui motivi che hanno contribuito a questa propellente spinta del turismo estivo: prima di tutto, il momento congiunturale che ha indotto tanti turisti, soprattutto stranieri, a rinunciare alle vacanze al di fuori dei confini europei, evitando il rischio di attentati o di spiacevoli imprevisti accaduti sempre più frequentemente negli ultimi mesi: il secondo motivo è riconducibile all’impegno degli operatori che hanno investito fior di quattrini per accrescere il livello di qualità dei servizi e dei prodotti locali; terzo motivo, il consolidamento della vasta offerta turistica spingendo sulla Mtb, dove è raddoppiato il numero dei bikers rispetto lo scorso anno, e sul trekking, sempre più praticato dai giovani; quarto motivo, le nuove escursioni, con il Sentiero delle Aquile che ha annoverato migliaia di alpinisti e le tante passeggiate non impegnative, sempre più apprezzate dalle famiglie con bambini e dagli anziani.

Nel 2014, quando l’affluenza turistica scese al minimo storico degli ultimi dieci anni, il presidente di allora, Fabrizio Tonidandel, ebbe a dire che proprio nei tempi di crisi bisogna investire sul futuro. Fu una scelta coraggiosa, ma che oggi si dimostra vincente per il turismo dell’intero altopiano. Significativi i mesi di luglio (+9,8%) e settembre (+17%); soprattutto quest’ultimo che conferma come l’allungamento della stagione abbia contribuito all’aumento di reddito del settore. Questo risultato è stato raggiunto grazie al prolungamento autunnale dell’apertura degli impianti di risalita e delle strutture turistiche. In futuro, allungare proprio il periodo della stagione estiva, da metà maggio a metà ottobre, rientra nel piano strategico che l’Apt sta elaborando e dal quale emergono delle grandi potenzialità per fare ancora meglio, soprattutto incentivando le attività per il tempo libero. Specialmente sfruttando il grande richiamo caratterizzato dai percorsi di Mtb e dal progetto di «Dolomiti Brenta Bike», di cui l’omonimo portale sul web è stato visitato da un centinaio di migliaia di appassionati delle due ruote.

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