Mezzolombardo, in centro storico al 30 km all'ora

di Giorgia Cardini

Meno rumore, meno inquinamento, più sicurezza: abbassare il limite di velocità nei centri urbani da 50 a 30 km orari ha molteplici effetti benefici e lo hanno dimostrato decine di esperienze condotte in tutta Europa da quando, nel 1983, la prima zona a 30 km/h fu realizzata nella piccola città tedesca di Buxtehude.

È a questa soluzione che sta pensando anche la giunta comunale guidata da Christian Girardi per il centro storico di Mezzolombardo. Ad annunciarlo è lo stesso sindaco, che il 29 luglio scorso ha emesso un’ordinanza che istituisce proprio questo limite in via Molini, insieme a un senso unico alternato tra i numeri civici 10 e 16/c. «La regolamentazione attuata nel 2006 in via Molini per risolvere i gravi problemi di vivibilità nella zona ex Canossiane - case Itea ha funzionato bene, ma recentemente un residente ci ha scritto denunciando il passaggio di alcuni veicoli a velocità eccessiva». Così, alle limitazioni alla circolazione già in atto, si aggiunge ora il diritto di precedenza ai veicoli che sono diretti verso il centro e l’abbassamento della velocità massima.

«Ma stiamo valutando con la polizia locale di istituire in tutto il centro storico i 30 km orari. Questo ci consentirebbe di fare a meno dei sensi unici, cui come amministrazione siamo contrari». Tanto contrari che il primo atto del neo sindaco Girardi, l’anno scorso, fu l’annullamento dell’ultima ordinanza con cui l’ex sindaca Anna Maria Helfer aveva istituito i sensi unici su via Roma e via de Varda. «Siamo convinti che limitare la velocità a 30 km orari sia una soluzione valida per risolvere i problemi di sicurezza:ovviamente, dopo, dovremo organizzare controlli regolari perché purtroppo i cartelli non bastano». Girardi ribadisce come la sicurezza dei pedoni sia una priorità per la sua amministrazione: «Per questo, pensiamo anche a realizzare passaggi pedonali rialzati in via Damiano Chiesa e corso Alpini. E intanto metteremo in sicurezza i marciapiedi di via Degasperi».

L’ultimo progetto per i pedoni cui sta lavorando l’amministrazione è la creazione di un percorso pedonale verso la zona ai Piani: «Pensiamo di sfruttare una stradina esistente che corre sulla sinistra della strada principale, salendo verso il bivio per Fai. Ma c’è il problema del versante, ad alto rischio di caduta massi». Ovviamente, se i percorsi sono più sicuri per i pedoni lo sono anche per i ciclisti, il cui numero è in aumento.

Ma se all’orizzonte non s’intravvede un collegamento che consenta di evitare il pericoloso tratto di statale 43 dall’uscita di Mezzolombardo alla Rocchetta, Girardi spera che la Provincia riprenda in mano e finanzi il completamento della ciclabile tra Mezzolombardo e Mezzocorona.

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