Rurale Lavis Valle di Cembra bilancio sotto di 6,5 milioni

È un bilancio da musi lunghi quello approvato dall’assemblea dei soci della Cassa Rurale di Lavis Valle di Cembra. L’esercizio 2015 illustrato dal direttore Paolo Pojer dopo l’introduzione del presidente Ermanno Villotti, si è chiuso infatti con un passivo di 6,56 milioni di euro, che si è aggiunto ai 4,99 milioni del 2014. «Per il secondo anno il bilancio chiude con un risultato economico negativo – ha annunciato il presidente ai 1.513 soci presenti al Palavis sui 4.618 totali -. Nell’assemblea dello scorso anno avevamo evidenziato come la fase congiunturale negativa iniziata nel 2008 non fosse ancora esaurita e nutrivamo fondate preoccupazioni per il futuro prossimo».

Preoccupazioni che purtroppo hanno trovato conferma nei numeri, anche oltre quelle che erano le previsioni, in parte gestite in ottica strategica, sull’arco del biennio appena trascorso, come spiegato dal direttore: «Come obiettivo per il 2014 e il 2015 ci eravamo dati il riordino dei nostri crediti deteriorati nella misura di circa 5 milioni per anno, mettendo in preventivo pesanti sacrifici sul bilancio – ha affermato Pojer -. Per il 2015 all’onere che avevamo previsto si è aggiunto 1 milione e 600 mila euro che il Governo ci ha chiesto di pagare per fondi di garanzia a sostegno di varie banche in difficoltà».

Nel complesso il sacrificio affrontato dalla Cassa Rurale Lavis Valle di Cembra, ha inciso in modo pesante sul patrimonio, sceso da 77,8 milioni a 69. Un dato che tuttavia, visto il contestuale abbassamento dei rischi dell’attività bancaria portato dalla «ripulitura» di crediti deteriorati, ha permesso all’istituto di credito lavisano di mantenere un «Tier 1 capital ratio» del 14,49%, superiore di oltre due punti percentuali alla media del sistema bancario italiano.
Nella relazione di presidente e direttore si è capito chiaramente che i dolorosi passi andavano affrontati per arrivare pronti a sfide ben più grandi, che probabilmente già entro la fine dell’anno porteranno alla creazione di un’unica Cassa rurale per Piana Rotaliana, Lavis e Valle di Cembra.

Quanto ai dati di bilancio più significativi, gli impieghi con la clientela ammontano a 500 milioni (tasso medio praticato 3,13%), con un decremento di 33,8 milioni. Le sofferenze lorde ammontano a 77,6 milioni con indice di copertura del 51% e le inadempienze probabili a 60,7 milioni con indice di copertura del 26,3%.

La raccolta complessiva è stata pari a 753 milioni (+13 milioni sul 2014, con 605 milioni di diretta e 148 milioni di indiretta) con tasso di rendimento medio all’1,29%. Sono stati infine 821mila gli euro destinati a interventi sociali, mentre Francesca Donati, Diego Filippozzi e Diego Paolazzi sono stati eletti nel Cda.

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