Zambana, sul giornalino basta interventi politici

Clima rovente tra maggioranza e minoranza dopo il consiglio comunale di Zambana di lunedì. A far salire la temperatura del confronto politico, la proposta di modifica - poi approvata con i soli voti della maggioranza e le minoranze che hanno lasciato l’aula - del regolamento del bollettino comunale. Oltre al cambiamento del nome (dal prossimo numero non si chiamerà «Fuori dal comune»), su proposta del sindaco Renato Tasin, il consiglio ha deciso di eliminare dalla pubblicazione che arriva nelle case dei zambanotti due volte all’anno, ogni contenuto politico.

Chiarissimo in tal senso il nuovo articolo 8 del regolamento: «Non sono più ammessi gli articoli di dibattito politico a firma dei gruppi consiliari».
«L’intenzione - spiega il primo cittadino - è quella di creare un bollettino di informazioni tecniche a beneficio dei cittadini e di dare spazio alle attività delle associazioni. Con questa modifica vorrei che Zambana uscisse dalla logica della politica vecchia, quella del botta e risposta fra maggioranza e minoranza: in fondo siamo tutti a servizio della nostra comunità, anche se con ruoli diversi».

A giudicare dalla reazione dei consiglieri di minoranza, il proposito del sindaco, tuttavia, non pare essere stato recepito. «Ne sono consapevole - ammette Tasin -. Ma questa cosa andava fatta, anche perché il nostro comune è incamminato in un processo di fusione con il comune di Nave S.Rocco ed ha bisogno di restare coeso».

Tanta fermezza su un tema così delicato, rischia però di sortire l’effetto esattamente contrario: «Quanto proposto dal sindaco Tasin e votato dalla maggioranza è un autentico sgambetto, anche perché a decidere cosa andrà sul bollettino sarà sempre e solo la maggioranza disponendo di 4 voti contro 2 nell’apposita commissione - reagisce Gabriele Chisté, capogruppo di Lista Aperta -.

Con la maggioranza si era creato un clima collaborativo, culminato nell’approvazione all’unanimità del processo di fusione con Nave S.Rocco e la condivisione di alcune variazioni di bilancio. Toglierci la possibilità di comunicare ai nostri concittadini cosa stiamo facendo e come la pensiamo sulle scelte dell’amministrazione, è un insulto alla democrazia che non accettiamo».La direttrice del bollettino Patrizia Todesco nel frattempo ha chiesto dei pareri legali sui contenuti che andrà ad assumere in futuro la pubblicazione.

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