"Sull'ospedale la Provincia ha preso tutti in giro"

Le minoranze di Mezzolombardo all'attacco

Parte un coro di critiche all’accordo fra la Provincia e i comuni della Rotaliana, sul futuro San Giovanni di Mezzolombardo. Per il gruppo "Mezzolombardo Partecipa" addirittura è stata scritta la parola fine, "The End" come cantava Jim Morrison.

«I tre punti cardine del protocollo d’intesa firmato nel 2010 - si legge in una dura nota stampa -  da tutti i sindaci della Rotaliana e dagli attuali vertici della Provincia, il punto di primo intervento, la radiologia e il centro disturbi alimentari, sono stati eliminati. Certo, ora si parla di un servizio ambulatoriale per i piccoli interventi (cataratte, circoncisioni, alluci valghi probabilmente..) aperto 24 ore: 12 ore coperte dalla guardia medica e altri 12 dai medici di base. Peccato che questi non sono stati informati né ascoltati su questo e su tutto il resto, ma si sa quando la politica decide su qualcosa, si guarda bene nel coinvolgere gli attori principali. Dunque i medici di base non copriranno questo servizio e pertanto avremmo la presenza giornaliera di una guardia medica con il risultato che le persone andranno direttamente a Trento e anche questo misero accesso andrà presto a scomparire. La radiologia viene sostituita da un piccolo, imprecisato apparecchio, tale «sonar» di cui si dicono meraviglie. Per il centro disturbi alimentari non c’è più la necessità, meglio averlo nel capoluogo!».

Ma si salva qualcosa ? «L’unica cosa positiva che evidenziamo con piacere è il mantenimento almeno dell’Hospice, questo sì importante reparto già esistente nel precedente immobile, spazio di rilevanza incommensurabile per quanti soffrono e per le proprie famiglie. Dunque questo è quanto ci troveremo. A nostro avviso da sottolineare anche il repentino cambio di atteggiamento, bisogna dirlo, della nostra amministrazione. Fino a qualche mese fa, lo ricordiamo in campagna elettorale e i programmi depositati sono lì a ricordarcelo, ci si sarebbe battuti con determinazione per il San Giovanni inteso come Ospedale: ora si accetta e si firma per un esteso ambulatorio costato la modica cifra di una trentina di milioni di euro».

Dura anche l’Upt «Il sindaco Girardi sul San Giovanni aveva fatto campagna elettorale con gazebo e firme, con opposizione dura nei confronti della precedente amministrazione, con promesse al teatro S. Pietro ai cittadini, ma alla fine: Zeni ha dato garanzie! Ma anche il precedente sindaco diceva che aveva avuto garanzie ma non sembra che le garanzie di Trento siano credibili. Noi (cittadini) sappiamo cosa abbiamo perso: tra l’altro anche la proprietà di una parte dell’area dove esisteva il S. Giovanni, ceduta gratuitamente perché ci ricostruissero l’ospedale. Che affare hanno fatto i sindaci di ieri e di oggi alla luce dei risultati per ora solo sulla carta. Poi abbatteranno la palazzina servizi per fare un bel giardino». Non manca una saetta alla comunità di Valle: «Infine una critica feroce andrebbe fatta alla Comunità di Valle che comunità non è e che da mesi non si sa cosa stia facendo e sicuramente non si è spesa con i suoi vertici per difendere i diritti del suo territorio: quale è il ruolo della comunità se non difendere i servizi territoriali? Ma allora a che cosa serve?»

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