Il negozio Patrick Bike svaligiato due volte in 48 ore

di Patrizia Todesco

Hanno agito due volte nel giro di due giorni portando via nella notte tra mercoledì e giovedì bici per 50 mila euro e in quella tra giovedì e venerdì altre bici per un valore di 60 mila euro. Totale 110 mila euro, solo parzialmente coperto da assicurazione. «Ovviamente il mio massimale assicurativo non è così alto», dice sconsolato Patrick Dalvit, titolare del negozio Patrick Bike di via Nazionale a Lavis.

32 anni, parecchi chilometri macinati sulle due ruote da agonista e ora punto di riferimento per molti ciclisti nel suo negozio lungo la statale, questo giovane commerciante non ha parole per spiegare quanto accaduto, eppure ieri pomeriggio, nonostante tutto, era lì al lavoro, attrezzi in mano, a sistemare bici e accogliere clienti.

«Ti viene quasi voglia di smettere», dice. E quel quasi dice tutto perché di mezzo, per questo ragazzo, c’è proprio la passione nonostante i sei colpi subiti in quattro anni di attività.

I ladri, dopo essere entrati una prima volta nella notte tra mercoledì e giovedì, sono dunque tornati. Probabilmente la stessa banda. La prima volta i malviventi erano stati disturbati dall’allarme e avevano avuto pochissimo tempo per portare via una decina tra le migliori bici del negozio. Ma evidentemente i ladri avevano notato che in negozio c’era dell’altro da prendere. Così sono tornati, approfittando anche del fatto che la porta sul retro, già forzata una prima volta, era stata sistemata momentaneamente con un barra, ma c’era ancora da fare altro. «Ma per cambiare un serramento ci vuole tempo» - ammette Patrick. Evidentemente i ladri devono aver pensato a tutto, anche a migliorare la tecnica visto che in questa seconda occasione non hanno nemmeno fatto suonare l’allarme. Hanno agito indisturbati dal retro portando via ben 17 bici, le migliori del negozio.

«Non so a che ora sono entrati perché stavolta me ne sono accorto al mattino». Il titolare ha subito avvisato i carabinieri che sono giunti sul posto effettuando anche analisi scientifiche per isolare possibili impronte digitali. Niente. I ladri - a quanto pare - avevano indossato i guanti e dunque anche sulle scatole che avevano buttato in mezzo al negozio e sugli altri oggetti che avevano sicuramente toccato non hanno lasciato tracce. Dal negozio non hanno portato via null’altro. «Ormai - vista l’esperienza - avevo lasciato la cassa aperta in quanto non lascio mai contanti ma una volta mi avevano portato via anche quella, l’avevano aperta e buttata in una scarpata». Qualche speranza potrebbe arrivare dalle immagini delle telecamere, anche di privati, situate nelle vicinanze anche se purtroppo sembra che in zona questi sistemi di sicurezza scarseggino.

Solo dalle immagini, infatti, potrebbe essere possibile riuscire a risalire al mezzo utilizzato dalla banda. Sicuramente un furgone o anche qualcosa di più grosso visto che comunque 17 biciclette hanno un certo ingombro. Ora naturalmente l’allerta è massima anche negli altri negozi di biciclette trentini visto che questi malviventi tendono a colpire ripetutamente in zona.

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