Sanità / La richiesta

Upipa nelle valli Giudicarie e Rendena: “Serve un hospice”

Quinto di 8 incontri che coinvolgeranno tutte le Apsp sul territorio trentino. Si è di nuovo ribadita l’importanza della formazione del personale

GIUDICARIE. Ha coinvolto l’ambito delle Giudicarie e Rendena il quinto degli 8 incontri – uno per ogni ambito territoriale - che Upipa organizza per confrontarsi con gli enti soci. Gli altri territori sono Trento e Valle dei Laghi (già svolto); Alto Garda e Ledro (già svolto); Vallagarina (già svolto), Valli di Non e Sole (già svolto), Valli di Fiemme - Fassa e Piana Rotaliana; Valsugana; Primiero e Tesino.


Alla riunione, presso l’Apsp “Giudicarie Esteriori” in Frazione Santa Croce, nel Bleggio, erano presenti, oltre ai vertici dell’ente ospitante, quelli dell’Apsp Centro Residenziale Abelardo Collini di Pinzolo, Apsp Casa di Riposo San Vigilio – Fondazione Bonazza di Spiazzo, Apsp Padre Odone Nicolini di Pieve di Bono, Apsp Villa San Lorenzo di Storo, Apsp Rosa dei Venti di Borgo Chiese (con Daniele Pizzini, referente di zona e consigliere Upipa), Cooperativa Sociale Assistenza di Tione. Inoltre, la presidente di Upipa (e della Civica di Trento) Michela Chiogna e Laura Flor (presidente dell’Apsp Santa Maria di Cles, consigliera Upipa incaricata dei rapporti coi soci e della promozione della partecipazione associativa).
 

Come ormai noto e condiviso su tutti i territori, anche per le Giudicarie e Rendena il tema di trovare personale è particolarmente pressante. L’orientamento verso i lavori di assistenza e cura avviene sempre più tardivamente e spesso dopo aver provato a svolgere l’attività come ausiliari di assistenza nelle rsa, tanto che le scuole oss, pur avendo aumentato i posti disponibili, non riescono ad avere un numero sufficiente di iscritti.

Per questo motivo l’assemblea chiede di proporre alla Provincia la realizzazione di corsi di formazione “infra moenia” per gli oss, dunque all’interno delle strutture. In tal modo si potrebbero conciliare le attività lavorativa e formativa oltre a valorizzare l’esperienza acquisita. Si tratta di un modello innovativo di formazione duale, presente in altri contesti europei, che si potrebbe valorizzare e implementare in Trentino e rispetto al quale si dovrebbe ragionare assieme alle scuole oss già attive.
 

La zona ritiene interessante valutare l’avvio di forme di specializzazione territoriale da parte delle strutture e ribadisce la disponibilità per la sperimentazione di posti di cure palliative residenziali (o hospice). Questo andrebbe pensato come servizio su più strutture, vista l’ampiezza della zona. Quanto alla necessità di tale tipo di risposta, a oggi i residenti del territorio devono rivolgersi a realtà decisamente distanti, come Mori o Trento.

Allo stesso modo, l’assemblea evidenzia la necessità di conoscere l’esito della sperimentazione sui nuclei demenza in cui è stata coinvolta anche l’Apsp Centro Residenziale Abelardo Collini di Pinzolo (assieme alla Civica di Trento) rispetto alla quale si auspica che vi sia un seguito di qualche tipo, per consentire il rafforzamento di tali servizi.
 

Si è anche discusso di rivedere il numero complessivo di posti negoziati sui diversi territori, con l’obiettivo primario di incrementarli, ma anche per verificare la disponibilità a una loro più omogenea redistribuzione tra gli enti e i territori, sottolineando la necessità di non rinunciare a predisporre ulteriori risposte residenziali, stante il crescere dei bisogni e delle situazioni di solitudine a domicilio.

Anche nelle Giudicarie e Rendena si ragiona sul parametro “mobile”, in modo da poter assumere più Infermieri e oss nel caso di presenza di utenti con condizioni di salute particolarmente difficili, con conseguente aumento del carico assistenziale.

comments powered by Disqus