"Abschnitt Adamello 1915-1918" la Guerra Bianca vista dagli austriaci

Un lungo applauso al termine della presentazione di «Abschnitt Adamello 1915-1918»” presso l’auditorium comunale di Carisolo, è riuscito a coronare anni di studi e ricerche sulla Guerra Bianca condotte dal Parco Naturale Adamello Brenta.
Questo nuovo libro è, infatti, la sintesi di un impegnativo lavoro di ricerca e di interpretazione che è partito dalle alte quote dei crinali adamellini, ha raggiunto l’Österreichisches Staadsarchiv di Vienna e l’archivio della Sovrintendenza dei beni culturali di Trento, prendendo poi corpo negli uffici di Strembo, per raccontare i quattro anni di battaglie, prese di posizione, sofferenze umane, drammi e orrori di quel tragico evento. 
Durante la serata i relatori, moderati da Marco Ischia, storico trentino che ha supervisionato il lavoro finale, hanno descritto le fasi di realizzazione dell’opera, le difficoltà affrontate e la soddisfazione di aver consegnato alla storiografia qualcosa di davvero nuovo. Il libro, infatti, affronta questi fatti da parte austriaca, come mai era stato fatto prima. 
L’ossatura del libro è rappresentata dai documenti inediti rintracciati nei fondi austriaci. La ricerca documentale, ha raccontato Alessandro Livio che, insieme a Nicola Fontana, si è recato personalmente a Vienna, ha portato al rinvenimento di 18.000 documenti originali composti da diari di giornata, ordini di battaglia, memorie e testimonianze che riportano, con precisione inequivocabile, i settori e sottosettori del fronte, i reparti militari, i nomi degli ufficiali, l’artiglieria spiegata, l’ubicazione dei baraccamenti, delle basi amministrative, delle teleferiche e di tutte le opere. Questa importante mole di materiali ha permesso una ricostruzione rigorosa dei fatti e, allo stesso tempo, dà l’idea della corposità del libro. Chiaro che per Tommaso Mariotti, autore dei testi, non fosse semplice descrivere l’opera in un intervento di pochi minuti. «Abschnitt Adamello – ha sintetizzato Mariotti – racchiude la storia dell’evoluzione della prima linea di difesa austro-ungarica nel primo conflitto bellico, non solo dal punto di vista strategico e militare, ma anche geografico, antropologico, architettonico. La ricerca consente ora di avere un quadro più chiaro sulle vicende d’arme in Adamello e fornisce agli studiosi diversi punti d’appoggio per approfondimenti successivi». 
Tre sono le macroaree in cui è articolato: la descrizione della prima linea di difesa, i reparti militari e le battaglie principali. Queste ultime affrontate secondo il filo cronologico dai primi scontri del 1915, alla fase più cruenta del conflitto nella primavera del 1916, fino alla disfatta dell’Impero che nel 1918 sancì, di fatto, la fine della guerra. 
Rudy Cozzini, assistente ambientale dell’Ufficio tecnico del Parco, si è invece occupato dell’importante corredo cartografico e fotografico. L’opera è arricchita da 370 figure tra carte storiche, fotografie, schizzi, progetti e tabelle con dati statistici. Interessanti sono in modo particolare le elaborazioni tridimensionali delle mappe storiche che Cozzini è riuscito a rendere attraverso la sovrapposizione delle mappe con i software di gestione del territorio utilizzati al Parco. Suggestivi anche i 30 raffronti dei luoghi ieri-oggi che danno l’idea di come sia stata sfruttata, oppure modificata, la conformazione dell’alta montagna. Proprio a Cozzini va il merito di aver promosso questo progetto.

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