A Sella Giudicarie sindaco e vicesegretario nei guai per l'uso di una Panda del Comune

L’utilizzo per una manciata di giorni di una vecchia Panda del Comune di Sella Giudicarie ha messo nei guai il sindaco Franco Bazzoli e il vicesegretario Francesco Del Dot. 
La vicenda appare bagatellare, eppure per i due imputati le conseguenze rischiano di essere pesanti: il primo cittadino, difeso dall’avvocato Flavio Maria Bonazza, è accusato di abuso in atti d’ufficio mentre al vicesegretario, difeso dall’avvocato Andrea de Bertolini, viene contestata l’accusa di peculato. 
È bene sottolineare che le imputazioni sono tutte da verificare, visto che la stessa procura aveva chiesto l’archiviazione del procedimento per assenza di dolo.
 
Al centro dell’inchiesta c’è l’utilizzo della vecchia Fiat Panda (immatricolata nel 2001) di proprietà dell’amministrazione comunale. L’auto privata che Del Dot, residente a Trento, utilizzava tutti i giorni per raggiungere gli uffici comunali all’improvviso si era definitivamente rotta. 
Il proprietario aveva subito ordinato una nuova auto, ma per la consegna ci volle qualche settimana. Raggiungere Sella Giudicarie con i mezzi pubblici rispettando gli orari d’ufficio si era rivelata impresa ardua per il vicesegretario che chiese al sindaco la possibilità di usare una vecchia Panda dell’amministrazione (con l’impegno di pagare la benzina ed eventuali guasti). Bazzoli, facendo una valutazione di buon senso, accettò anche perché il mezzo durate il giorno in orario d’ufficio era in Comune a disposizione anche degli altri dipendenti.
Nell’aprile del 2017 la Panda, con la vecchia scritta Comune di Roncone, venne notata dai carabinieri nel parcheggio di un cimitero della Rotaliana dove Del Dot, da poco colpito da un grave lutto familiare, era andato nei giorni di Pasqua per deporre dei fiori. Il mezzo era dunque fuori dalla sua sede ordinaria e per questo erano scattati accertamenti. 
 
La vicenda finì sui tavoli della procura che, al termine delle indagini, aveva chiesto l’archiviazione del procedimento penale. Il pm Alessandra Liverani riteneva che non ci fossero elementi idonei per sostenere l’azione penale.
In sostanza era evidente che entrambi gli indagati avevano agito in buona fede, senza arrecare danni all’amministrazione. 
Il giudice però ha stoppato l’archiviazione invitando la procura a formulare il capo di imputazione. 
L’accusa per Del Dot è peculato per aver utilizzato la vecchia Panda dal 5 al 28 aprile 2017. Bazzoli è imputato invece per aver dato il via libera al «prestito» della vettura.
L’udienza preliminare per la scelta del rito da parte delle difese davanti al gup Claudia Miori si terrà nei prossimi giorni.

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