Il dialetto nel teatro popolare

Compie 40 anni la Filodrammatica “El Grotel” di Condino e festeggia la ricorrenza a più riprese: anzitutto con un dibattito dedicato al dialetto, in programma sabato 3 marzo, alle 15.30, nella sala consigliare del Palazzo Municipale ‘’alla Torre’’ a Condino e poi il fine settimana del 17 e 18 marzo con un inedito spettacolo che racconta i 40 anni di commedie portate in scena ( ore 20,30, al Centro Polifunzionale a Condino) che porterà sul palco una trentina di storici attori e attrici impegnati a recitare con cadenze ed espressioni tipiche di tutti i dialetti della Valle del Chiese. “In questi anni - spiega il presidente della filodrammatica Sergio Butterini - abbiamo quasi sempre cercato di fare commedie sul comico, non drammatiche, tranne alcune, perché vogliamo che la gente in quelle due ore si rilassi e dimentichi i problemi che ci sono nella vita. Quando ci riesce, questa è la nostra soddisfazione”.

E’ così sarà quindi anche per lo spettacolo speciale del 40esimo di fondazione che ricorda gli esordi, legati all’azione del parroco di allora, don Tullio Rosa, e la prima commedia: era il 1977 e sul palco attori e attrici del tempo portarono “El Malgar ma che om!”, il regista era il compianto Fiore Bonenti, originario di Bondo, a cui seguirono i condinesi Renzo Bodio e Claudio Rosa, quest’ultimo cura anche la regia e il testo della nuova creazione per la ricorrenza. Ma la filodrammatica, che ha tenuto alto e corrente l’uso delle parlate locali proponendo la sua attività proprio in dialetto, per il suo quarantesimo ha deciso di cimentarsi, seriamente, anche con un incontro dedicato al tema. “Al convegno - spiega Giacomo Radoani - saranno presentati alcuni dizionari dialettali della Val del Chiese pubblicati in questi ultimi anni. ‘’Parlar da Stor’’ di Gianni Poletti del 2007, il ‘’Vocabolario del dialetto di Roncone’’ di Giovan Battista Salvadori ‘’Pedràc’’ del 1999 e la recentissima fatica di Alberto Baldracchi, il ‘’Vocabolario dialettale della Pieve di Bono’’, uscito dalla tipografia nel gennaio 2016. Nell’ottica di ricreare un gruppo di lavoro che si occupi in maniera accurata della redazione di un ‘’Dizionario del dialetto di Condino e dei paesi circonvicini, Brione, Cimego e Castello’’. Un momento perfetto per i cultori della materia ma anche per i semplici curiosi che da un parterre autorevole andranno ad ascoltare le radici e l’importanza delle parlate locali, alla base poi delle culture e delle mentalità di ogni singolo paese. “Il dibattito vuole anche verificare – prosegue Radoani, che con Ivo Butterini e Ovidio Pellizzari condurrà il pomeriggio - quanto oggi siano ancora attuali e reali attenzione, sensibilità, interesse, cura e dedizione per un siffatto argomento.

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