Orsi troppo invadenti nelle Giudicarie

Interrogazione alla giunta del consigliere provinciale Mario Tonina

Quali sono le iniziative assunte in Giudicarie per monitorare la presenza dell'orso, per evitare o ridurre i danni alla pubblica incolumità, alle colture nonché agli animali da allevamento presenti sul territorio? È stata valutata la possibilità di allontanare quegli esemplari di orso che ormai paiono stanziali sul territorio e troppo confidenti con i centri abitati, assicurando la loro permanenza in un ambito circoscritto e controllato? Queste, in sostanza, le domande poste mediante un'interrogazione a risposta scritta dal consigliere provinciale Mario Tonina alla Giunta provinciale.

Come intuibile dai quesiti il tema è ricorrente, ovvero il «problema orso» che negli ultimi anni ha causato molti danni agli agricoltori locali, ultimo dei quali quello causato dal plantigrado nei giorni a Agrone, in Valle del Chiese. Dall'introduzione di due esemplari avvenuta nel 1999 e proseguita con altri 3 nel 2000, di altri 2 nel 2001 e infine di altri 3 nel 2002, la popolazione di plantigradi è aumentata fino ad oltrepassare i 50 orsi. Tale trend di crescita - scrive Tonina - non può che destare preoccupazioni e timori, sia per la popolazione locale che per i turisti. Gli orsi oltre a diventare sempre più numerosi stanno diventando anche sempre più confidenti e ciò è dimostrato dal fatto che si avvicinano sempre più spesso ai centri abitati e al fondo valle impaurendo la stessa popolazione locale che frequenta con timore i boschi.

Nel corso degli ultimi mesi la frequentazione delle aree antropizzate nelle valli Giudicarie ed in particolare in alcuni Comuni come Comano Terme, Pieve di Bono-Prezzo, Stenico e Tre Ville solo per citarne alcuni, è andata intensificandosi innescando la paura di potenziali aggressioni e danni a colture.

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