Campiglio, Ok ai lavori del nuovo Chalet Fiat

C’è il parere positivo del Servizio sviluppo sostenibile e aree protette sul progetto di ristrutturazione e ampliamento del rifugio Dosson, noto come «Chalet Fiat», sul Monte Spinale.
 
La valutazione di incidenza, effettuata su richiesta della Comunità delle Regole di Spinale e Manez, proprietaria dell’immobile, «è da considerarsi positiva» - si legge nella determinazione del servizio provinciale del 30 settembre - «purché vengano messe in atto le mitigazioni esplicitate nello studio e l’ulteriore richiesta dell’Ente Parco Adamello Brenta (riguardante la salvaguardia degli habitat confinanti durante i lavori), necessarie a rendere l’intervento non incidente in modo significativo sulle “Specie Natura 2000”».
 
I lavori, che prevedono la demolizione quasi integrale della struttura, con una fase successiva di scavo, a cui seguirà la preparazione del piano di posa delle fondazioni e infine la ricostruzione, avranno inizio nella prossima primavera per concludersi entro la fine di novembre 2017. La realizzazione interessa la ZSC «Dolomiti di Brenta» e il territorio del Parco naturale Adamello Brenta. La documentazione progettuale è stata quindi integrata dallo studio di incidenza sugli habitat e le specie, secondo quanto stabilito dalla direttiva 92/43/CEE. 
 
«Dal punto di vista faunistico non si ravvisano particolari problematiche per le specie presenti nell’area limitrofa, con particolare riferimento a gallo forcello, pernice, coturnice e orso che frequentano tutta l’area tra il monte Spinale e il Grostè - si scrive nella determinazione -. La relazione di incidenza prevede alcune particolari misure prescrittive, limitate alla gestione del cantiere al fine di minimizzare l’impatto acustico, la superficie manomessa, la produzione di polveri e inquinanti legati alle lavorazioni e ai materiali utilizzati». L’Ente Parco ha inoltre richiesto che l’area interessata dai lavori «venga opportunamente barrierata, al fine di prevenire l’eventuale rotolio di materiale derivante dagli scavi lungo le scarpate a sud e a est del monte Spinale».
 
Il progetto del nuovo rifugio Dosson, opera dell’Artistudio degli architetti Monica Fondriest e Giovanni Berti, prevede ampie vetrate, pietra dolomia e acciaio corten per un albergo, ristorante e bar di lusso con un panorama mozzafiato: il Crozzon di Brenta, il Grostè e il gruppo Adamello Presanella, tutti a portata di sguardo. 
 
Senza ampliare la ricettività rispetto alla struttura attualmente esistente - per le caratteristiche determinate dal Piano del Parco Adamello Brenta nel quale è inserito - il nuovo Chalet Fiat avrà 7 suite, per una capacità di accoglienza di 18 posti letto, con un piccolo centro wellness dedicato e una sala lettura, oltre al ristorante à la carte, il bar e il self service per sciatori e amanti del trekking di passaggio, infine 12 camerette per il personale dipendente. Rimangono inalterati quindi i 230 posti complessivi, divisi in 160 posti del self-service, 40 della sala ristorante e la trentina di posti del bar.  Pur rimanendo la ricettività inalterata, cambia significativamente la qualità dell’edificio, dal risparmio energetico alla vivibilità.

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