I vandali colpiscono il rifugio Tosa I gestori: «Trovato quasi distrutto»

di Leonardo Pontalti

L’inciviltà arriva anche in alta quota. A farne le spese, il rifugio Tosa, nel gruppo del Brenta: la storica struttura, oggi «dependance» del rifugio Pedrotti, che lo domina una sessantina di metri più su, è infatti destinata a bivacco sempre aperto ed a disposizione degli escursionisti nei periodi di chiusura della struttura principale.
 
Ebbene, il bivacco è stato ritrovato nei giorni scorsi dalla famiglia Nicolini - che lo gestisce assieme al Pedrotti dal 2011 - in condizioni disastrose: «Quando siamo arrivati per risistemarlo - ha raccontato Sandra, moglie della guida alpina e rifugista, oltre che asso dello scialpinismo Franco Nicolini - abbiamo trovato la porta danneggiata e, all’interno, un vero e proprio macello. All’ultimo piano ci sono tredici posti letto e solitamente al piano terra si dorme solo quando i posti di sopra sono al completo, perché è più freddo. Eppure abbiamo trovato praticamente tutti i materassi e le coperte gettate alla rinfusa al piano terra, zeppi d’acqua, praticamente da buttare. Senza contare altri danneggiamenti».
 
Una situazione che ha colmato d’amarezza la famiglia Nicolini, che ha affidato alla pagina Facebook del rifugio il proprio disappunto e sconforto. 

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