Famiglia cooperativa di Caderzone, cura draconiana

di Jessica Pellegrino

Un aumento degli affitti, la messa in vendita di un immobile e la riduzione del personale. Sono tre dei provvedimenti messi in atto dalla Famiglia cooperativa di Caderzone per superare le difficoltà economiche di questi ultimi anni.A confermarlo è la presidente della coop, Tiziana Maturi, a pochi giorni dall’assemblea dei soci: «Il bilancio - spiega Maturi - ha chiuso a meno 112 mila euro, mentre l’anno scorso eravamo a meno 61 mila euro, e ad incidere su questo risultato ci sono diverse motivazioni tra le quali anche il calo del fatturato». Una diminuzione di circa 100 mila euro a cui, aggiunge Maturi «si potrebbe fare fronte anche solo con un piccolo intervento dei nostri soci. Ad esempio, se ogni socio spendesse 22 euro in più al mese, la nostra cooperativa non avrebbe di questi problemi».

A questo si aggiunge poi una serie di iniziative più o meno importanti. «Questo - sottolinea la presidente - è stato un anno in cui abbiamo fatto molto. Abbiamo cercato di diminuire i costi e di fare cassa. Abbiamo modificato i contratti e venduto quote del Sait per 45 mila euro. Inoltre, abbiamo ridotto il personale, circa 70 mila euro, mettendo in atto distacchi, recuperi e ferie». Una scelta difficile, quest’ultima, perché, come sottolinea la presidente Maturi, «da novembre siamo senza direttore. È dura, ma fortunatamente chi è rimasto è stato bravo e ognuno si è assunto le proprie responsabilità». A calmierare le perdite potebbero essere invece gli altri provvedimenti messi in atto.

«Oltre ad aver affittato il piano superiore della cooperativa ad un libero professionista - spiega la presidente - ora affitteremo, grazie alla collaborazione con il Comune, anche il piano che veniva utilizzato per l’extra-alimentare, dove sarà individuata una sala da destinare alle associazioni». Infine, a dare un’iniezione di liquidità potrebbe essere la vendita del laboratorio dedicato ai salumi situato in Casa Polla. «Abbiamo pensato di vendere in aprile - sottolinea Maturi - quando ci hanno detto che non potevamo più produrre all’interno di quella struttura senza un’adeguata riqualificazione». «L’immobile rimaneva quindi vuoto e in assemblea abbiamo proposto la messa in vendita con la speranza che a farsi avanti sia qualche socio o comunque qualcuno del paese».

Dalla vendita, la Cooperativa spera di incassare circa 170 mila euro: «Abbiamo valutato più parametri e questo ci è sembrato il giusto valore. Si tratta infatti di una superficie di 241 metri che comprende posto macchina, laboratorio e negozio». La chiusura del laboratorio non ha però inficiato lo stop della produzione di salumi anzi «ora il nostro salumaio si appoggia alla Brenta Salumi. Pensavamo che questo potesse dare dei problemi, in realtà alcuni soci ci hanno confermato che la decisione si è rivelata positiva sia per quanto riguarda la quantità che la qualità dei prodotti».

L’assemblea ha eletto anche due nuovi consiglieri ovvero Marco Casiraghi e Marinei Testoni.

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