Il meteocipolle vede la primavera con tanta acqua

Le previsioni di Giovanni Berti di Storo

di Giuliano Beltrami

Mettere le cipolle sul davanzale e aspettare una notte: al mattino saprai se l'anno sarà asciutto o piovoso. Ci credi? Che ci creda o no, è la tradizione, e come tale va rispettata. Giovanni Berti di Storo (da non confondere con l'ex segretario comunale, solo omonimo e più attento alle tecnologie che alle tradizioni) l'ha imparata dal papà e la porta avanti da più di trent'anni. E ha messo le cipolle anche quest'anno. Con quale pronostico? Prima di svelarlo, ci piace vedere se l'anno scorso le sue cipolle hanno imbroccato o se hanno «ciccato».

In febbraio avevano detto acqua: in effetti ci furono (lo dice Pierdoné Group, che puntualmente controlla giorno dopo giorno temperature, precipitazioni, umidità e tutto ciò che riguarda il meteo) 10 giorni di precipitazioni: 8 di pioggia e 2 di neve. A marzo le previsioni delle cipolle dichiaravano asciutto, e tutto sommato, visto che ha fatto 6 giorni di acqua, ci hanno pure preso. Dove si è aperta una crepa è stato ad aprile, perché le previsioni di Berti dicevano mes par sort (mezzo e mezzo), ma in realtà l'acqua bagnò campi e case solo 5 giorni. E nemmeno maggio previdero tanto bene: infatti le cipolle dissero asciutto, ma la pioggia calò su Storo per 13 giorni.

Giugno e luglio erano segnati: indiscutibilmente piovosi. All'atto pratico in giugno è piovuto 12 giorni e a luglio 8. Agosto avrebbe dovuto essere asciutto, e qui si ricorda un'estate secca: provate a dire il contrario al Consorzio Elettrico! Eppure i dati di Pierdoné Group dicono che ad agosto ci siamo beccati 10 giorni di pioggia. Settembre piovoso, dicevano le cipolle: in verità 8 giorni su 30 sono stati bagnati. Ottobre un po' bello e un po' brutto: effettivamente è piovuto per 14 giorni, ma ha fatto parecchia acqua, se c'è da credere ai dati che riportano 196 millimetri.

Novembre asciutto e dicembre prudentemente poco bagnato. Così dissero le cipolle nella notte di gennaio del 2015. I dati dicono un giorno di pioggia a novembre e zero a dicembre. Insomma, diciamo che gli ultimi due mesi del 2015 sono stati indovinati quasi senza discussioni. E il 2016? Febbraio poco bagnato come marzo, aprile asciutto, maggio e giugno bagnati, da luglio a dicembre asciutti. Se va così, altro anno di disgrazia per i produttori di energia idroelettrica. Se va così, naturalmente.

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