Fiamme dolose alla «Sibilla Cumana» Distrutto il tetto dell'hotel mai finito

di Denise Rocca

«Brucia la Sibilla Cumana». È passata di bocca in bocca in un lampo la notizia che alle porte di Ponte Arche, località turistica e termale in questo momento nel pieno della stagione turistica estiva, dai piani alti del mai concluso hotel Sibilla Cumana si alzavano fiamme e fumo. 

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Nella località era in corso la «Lucciolata», gara di corsa che attira ogni anno centinaia di partecipanti: a pochi minuti dalla partenza della competizione verso il parco delle Terme di Comano, i vigili del fuoco volontari che stavano offrendo servizio alla manifestazione si sono allontanati velocemente. Erano da poco passate le 21 quando le camionette dei pompieri hanno sfrecciato per il paese in direzione Trento. I vigili del fuoco volontari di Lomaso e Bleggio Inferiore si sono precipitati al cantiere della Sibilla Cumana, seguiti a ruota dai colleghi di Tione: il fuoco si propagava in due punti del tetto, segno inequivocabile di un incendio doloso, anche se i rilievi sono durati tutta la notte. 

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Dal parco i corridori impegnati alla Lucciolata hanno visto il tetto e la mansarda dell'edificio rosso incandescente, dal tetto scendeva liquefatta l'isolazione, mentre il fumo avvolgeva i pompieri che dall'interno cercavano di domare le fiamme. Il rumore delle motoseghe che cercavano di tagliare le linea di fuoco sul tetto si è alzato insistente nel cielo di Comano Terme, ai piedi dell'edificio decine di pompieri indaffarati, e sulla strada, al riparo, hanno cominciato ad assieparsi turisti, locali in bicicletta, amministratori accorsi a verificare cosa stesse succedendo mentre le prime foto iniziavano a girare sui telefonini.
Brucia la Sibilla Cumana, eterno cantiere immobile, considerato da molti un orrore urbanistico per il suo abbandono ormai di decenni, proprio di fronte allo stabilimento di cura delle Terme di Comano. Proprio dell'hotel mai concluso si era ricominciato a parlare in questi giorni perché pare che vi fosse un interessamento per un project financing di riqualificazione della struttura. I pompieri continuavano il loro servizio, mentre dal pubblico la preoccupazione maggiore era proprio per loro: «Non si faccia male nessuno per un edificio in rovina e la mano dolosa di qualcuno» si sentiva sussurrare ieri dalla folla assiepata sui marciapiedi a seguire ognuna delle manovre a lungo studiate e trafelate nella corsa contro le fiamme dei vigili del fuoco volontari.

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