I consiglieri di minoranza di Moena non mollano: "Avanzo di bilancio eccessivo"

Non ci stanno i consiglieri di minoranza del comune di Moena, e nei giorni scorsi hanno voluto spiegare al meglio la loro posizione in merito all’avanzo di amministrazione 2017, presente il gruppo al gran completo. La domanda sembra banale, ma perché accalorarsi così per un bilancio incredibilmente ricco di entrate e con un avanzo di amministrazione di 2.337.921 euro?
«Se fosse un’azienda si parlerebbe di utile e sarebbe un risultato estremamente positivo, ma stiamo parlando di un Comune che non deve fare utili o “risparmiare” ma deve utilizzare le risorse provenienti dalle  varie voci di entrate per produrre servizi e per mantenere e migliorare il proprio territorio», scandiscono con aria decisa i consiglieri, nella lettura del comunicato, e approfondiscono: «Innanzitutto l’avanzo di amministrazione è la differenza tra entrate e spese ed è un valore che si accumula negli anni. Il Comune di Moena, nel 2015 presentava un avanzo pari a 508.046,74 euro, nel 2016 è passato a 1.466.195,46 euro e nel 2017 ha raggiunto l’importo già indicato di 2.337.921,80 euro. L’avanzo è una voce che dipende in modo diretto dall’azione dell’amministrazione o meglio ancora dalla capacità di programmare e pianificare della stessa, ed è indice di capacità gestionale».
La minoranza poi chiarisce che «l’avanzo di amministrazione dal 01.01.2016 non può più essere utilizzato dai Comuni ma rimane in un “limbo”, risorse “congelate” a meno che non si richieda alla Provincia l’utilizzo di spazi finanziari che la stessa concede al ricorrere delle condizioni previste da apposite delibere».
Come quella già citata in consiglio comunale, di cui il comune non si è mai avvalso? «Esattamente. La questione dell’avanzo di amministrazione è stata affrontata dalla Provincia autonoma di Trento con apposita delibera n. 603 del 09.04.2018: la giunta Provinciale ha fissato le regole per permettere ai Comuni di poter utilizzare almeno parzialmente le risorse “congelate” ovvero l’avanzo di amministrazione. Il tutto attraverso una semplice richiesta che i Comuni dovevano presentare entro il 04.05.2018, per l’anno in corso. Analogo provvedimento è stato predisposto dalla Provincia anche per gli anni precedenti».
La domanda prevede l’indicazione della situazione del Comune quindi non progetti, non documenti, ma solamente una semplice dichiarazione delle condizioni che caratterizzano il Comune e che diventano la base per stabilire quante delle proprie risorse «congelate» lo stesso può utilizzare.
Il Comune di Moena, per il 2018, poteva richiedere l’utilizzo di  650.000 euro di risorse proprie, per realizzare investimenti/interventi sul proprio territorio. Peccato che la domanda non sia stata neppure inoltrata, come è stato nel 2017 per il recupero dell’avanzo degli anni precedenti. 
«Non stiamo parlando della realizzazione di mega-opere o procedure, o finanziamenti complessi, stiamo parlando di risorse già nella disponibilità del Comune che per regole contabili sono “congelate”». «Le modalità sopra illustrate evidenziano in tutto e per tutto l’incapacità di gestire e amministrare un paese come Moena che basa la sua economia sul turismo e necessità oltre che una più efficiente gestione ordinaria anche un qualche cosa in più che permetta al nostro Comune di “tenere il passo” degli altri Comuni della Valle di Fassa». La replica del sindaco, di certo, non si farà attendere.

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