Nel futuro, strade pedonali e nuovo teatro

di Stefania Povolo

«Abbiamo voluto organizzare questa serata informativa perchè, oltre ad essere un appuntamento atteso da molti, è necessario secondo noi presentare i progetti di cui discuteremo in modo integrato: fanno parte di una progettualità strategica unica di rivalutazione architettonica, culturale, di usabilità ma soprattutto di mobilità di Cavalese»; questo è stato l’incipit da parte del sindaco Silvano Welponer della lunga serata tenutasi alla sala del lettore del Palafiemme, affollata di cittadini curiosi e polemici allo stesso tempo, di fronte alle importanti modifiche urbanistiche e architettoniche proposte.
 
Durante la serata sono stati presentati, infatti, i progetti di massima che riguarderanno la viabilità del centro di Cavalese nei prossimi 10 anni, i rendering degli interventi programmati dal Comune e la proposta preliminare di ricostruzione del teatro come polo di cultura e di vita sociale.
Invitato di spicco l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi ha voluto illustrare il ruolo della Provincia e di Patrimonio del Trentino: «La Provincia va vista in questi ambiti da una parte come partner consulente dei comuni, e dall’altra attraverso Patrimonio del Trentino per l’accesso ai finanziamenti pubblici in un momento in cui serve attenta pianificazione».
 
E di pianificazione si è parlato ampiamente: disponibile sul sito del Comune in un video in differita, in cui l’ingegner Helmut Moroder ha illustrato il potenziamento di via Lagorai, in modo da rendere via Bronzetti e le sue pertinenze un’isola pedonale ampliabile nel tempo, con i parcheggi di testata in località Tini illustrati dall’archietto Luca Donnazzolo che verranno riorganizzati con 138 posti auto, in un’ottica più green e con più spazio a pedoni e auto elettriche.
Al termine di via Lagorai, allargata e adattata per la corretta mobilità della caserma dei Vigili del Fuoco e alla rimessa autobus, è previsto un articolato intervento per ricongiungerla in uno svincolo a raso con via Conti Firmian, percorribile da autobus, autoarticolati e quelle vetture che verranno deviate da e verso il fondovalle per decongestionare il centro.
Ai pedoni e al traffico ridotto viene dedicata una via Mendini alberata, ciclabile, pedonabile e allargata per dar spazio ai depositi comunali sottostanti, in un mix tra omaggio alla promenade alberata delle prime cartoline del paese e il viale moderno delle città europee. 
 
Motivo di unione degli interventi - è stato ripetuto più volte - un utilizzo più «smart» del centro del paese, svincolandolo, secondo la proposta provinciale e di Trentino Trasporti, anche dal nodo di discontinuità che negli ultimi anni ha caratterizzato il capoluogo anche per quanto riguarda la mobilità su corriera, obbligando i passeggeri a una «rottura di carico»  sulla tratta tra Ora, e il cambio con la ferrovia, e la tratta che porta verso Penia, lungo i paesi di Fiemme e Fassa.
 
Altro intervento che ha fatto molto mormorare la sala, è stata sicuramente la presentazione del rifacimento del cinema teatro: anche qui la facciata classica, simbolo del paese, è stata mantenuta, annettendo un cubo di cristallo e legno (per rifarsi al «bosco dei violini») che contiene un’ampia cavea multifunzionale semi interrata, che in un gioco di riflessi con il parco e il Palafiemme retrostante, rivela nella parete esterna una palestra di arrampicata di 15 metri indoor in grado di ospitare competizioni europee.
«Un elenco di ottimi intenti, ma quali i tempi e quali i budget per tutto questo?» ha chiesto scettico l’avvocato Beppe Pontrelli, capogruppo della minoranza. Pronta la risposta del sindaco: «Ancora prematuro poter parlare di tempi precisi e soprattutto di budget realistici: orientativamente i lavori al teatro sono sull’ordine di grandezza di 4 milioni e mezzo più oneri di legge, mentre per i parcheggi e per via Lagorai, quasi sicuramente un milione ciascuno. Siamo ancora alla progettazione preliminare, vanno poi approvati, portati alle gare d’appalto e poi tutto sta nelle imprese. Il progetto più veloce sarà lo svincolo a raso tra via Firmian e via Lagorai, previsto per l’estate 2019».
 
Malcontento da alcune voci per l’intervento sul Cinema Teatro: «Con questo progetto avremo un teatro differente dal gioiello che era, non lo riconosceremo più» è stato detto di fronte alla presentazione del dott. Mario Agostini di Patrimonio del Trentino e dell’arch. Cristiano Zattara. «Vi abbiamo presentato un rendering che tenga conto della conservazione, ma che sia in grado di soddisfare le esigenze di accessibilità, di logistica e di aggiornamento tecnologico richiesto ad oggi a un teatro contemporaneo» hanno ribattuto. Ma certo ci sarà tempo per discuterne ancora.

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