Nuovo ospedale di Cavalese, il Tar respinge il ricorso

di Giorgia Cardini

Il contratto per la progettazione dell’Ospedale di Cavalese può essere firmato. Il Tar di Trento ha confermato infatti la validità del concorso di progettazione, svolto alcuni mesi fa dalla Provincia e concluso con l’assegnazione dell’incarico al  raggruppamento temporaneo guidato dall’architetto Roberto Ravegnani Morosini di Milano.
I giudici, nella camera di consiglio delll’11 gennaio, hanno respinto il ricorso proposto dallo Studio Tecnico Gruppo Marche, che aveva chiesto l’annullamento degli atti del concorso e il risarcimento del danno in forma specifica.
 
I ricorrenti contestavano diverse irregolarità: la principale concerneva la busta sigillata contenente gli elaborati di progetto presentati dallo studio Ravegnani Morosini. Sul plico, contrassegnato da un codice alfanumerico obbligatoriamente diverso da quello indicato nella prima fase di gara (svolta per selezionare i nove concorrenti della fase finale), era riportato il codice 10CL06 invece del codice 10CL6, che distingueva gli elaborati di progetto contenuti nella busta: il sospetto avanzato era che una cifra in più potesse rendere identificabile l’autore della progettazione e ledere il principio dell’anonimato, ma il presidente della commissione aveva deciso di riportare l’errore a un semplice lapsus di scrittura e non aveva escluso (cosa contestata nel ricorso) lo studio Ravegnani Morosini.
 
Inoltre, secondo lo Studio Marche, ci sarebbero stati altri due segni di riconoscimento contenuti nel progetti e nelle relazioni, che sarebbero stati individuabili nella sommità dei fogli. E un consorziato dello studio Ravegnani Morosini - il dottor Alberto Betta - sarebbe stato incompatibile per aver ricoperto in precedenza funzioni dirigenziali alla dipendenze dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari della Provincia di Trento, a propria volta destinataria della procedura concorsuale.
 
Il ricorso è stato però ritenuto infondato, convalidando il giudizio del presidente della Commissione sui codici e le loro presunte difformità. Infondata è stata ritenuta anche la censura della partecipazione al gruppo vincitore del dottor Alberto Betta, dato che questo ha cessato ogni rapporto di collaborazione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari della Provincia di Trento dal 1° aprile 2011.
Dunque, a meno di ricorsi in appello al Consiglio di Stato, ora può essere firmato il contratto per la  progettazione esecutiva del nuovo ospedale di Fiemme e Fassa da 24,6 milioni. 

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