Sèn Jan, arriva il commissario

Un altro importante passo verso il nuovo comune di Sèn Jan. Ieri la giunta provinciale ha provveduto a deliberare in merito al commissario che gestirà il passaggio della fusione dei due comuni di Pozza e Vigo a partire dal prossimo primo gennaio.
La scelta è caduta sul dottor Antonio Paolo Arman «per l’esercizio delle funzioni di sindaco, consiglio comunale e giunta comunale del comune neo-formato per il periodo intercorrente dal 1° gennaio 2018 alla data di insediamento degli organi elettivi del detto comune».
La legge regionale prevede che la Giunta provinciale nomini presso il nuovo comune un commissario straordinario che provveda all’amministrazione dell’ente dalla data della sua istituzione fino all’elezione dei nuovi organi comunali che si terrà in una domenica compresa tra il 1° maggio e il 15 giugno 2018. Un passo dunque importante per quello che andrà ad essere il Comune più popoloso della Valle di Fassa. Dopo il sì degli elettori dei due comuni tramite referendum della scorsa primavera, si passa ai fatti concreti. Di diverso parere furono i cittadini di Mazzin e Soraga che votarono contro la fusione.
L’unione tra Vigo e Pozza è stata caldeggiata e promossa dai consigli comunali dei due paesi. In particolare, il sindaco di Vigo, Leopoldo Rizzi (foto), si è battuto fin dal suo insediamento affinchè la fusione andasse in porto ed ha trovato nel suo omologo di Pozza una sponda importante per raggiungere il traguardo. E il risultato referendario non ammetteva repliche: a Pozza furono 850 i «sì» pari all’81,97% e 187 invece i contrari. A Vigo i favorevoli raggiunsero l’80,21% pari a 547 favorevoli mentre i «no» furono 135.
L’unica vera polemica nacque sul nome di Sèn Ja. Il consigliere regionale Alessandro Urzì sollevò il caso in Consiglio regionale perché il nome del comune era solo in lingua ladina e ciò avrebbe creato un precedente anche per i paesi di lingua tedesca dell’Alto Adige.
Il commissario avrà quindi il compito di preparare il «terreno» verso le elezioni che possono definirsi storiche.

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