Inizio stagione col botto

In crescita i passaggi sugli impianti e gli stagionali del 10 per cento

di Francesca Degasper

Al tempo non si comanda. Ma il tempo eccome se sa comandare. In montagna non c'è neve? Allora, chissà, magari, forse sì forse no. Ma se a dicembre si associa l'immagine, reale, di neve, allora è come si scatenasse una valanga: natura bianca e silenziosa, baite calde e accoglienti, luci e lucette, fuochi, vin brulè, skipass da acquistare, giacche a vento da provare, sci da sciolinare. Tutto ciò è montagna, e a dicembre, ancor di più. E l'assalto alla montagna c'è stato, ed è finito sulla cronaca di tutti i tele e radio giornali, con le lunghe interminabili colonne in autostrada. Una nota negativa riportata anche dal direttore dell'Apt Andrea Weiss «dispiace constatare che le grandi infrastrutture non riescano a reggere questo peso» commenta riferendosi appunto al traffico del rientro. Peso che la Val di Fassa invece ha gestito eccellentemente, con il 65% delle strutture ricettive aperte, con il 100% delle skiaree aperte e non solo, anche con i collegamenti garantiti.

«Le indagini di mercato avevano previsto un forte movimento per questo primo ponte che inaugura la nuova stagione invernale, e così è stato. Le Dolomiti continuano ad essere una delle destinazioni più gettonate. Da anni non avevamo la neve e il dicembre aveva sempre stentato a decollare fino a Santo Stefano. Quest'anno invece grazie alle nevicate delle scorse settimane la stagione è già iniziata» e tutto soddisfatto ricorda «Storicamente, quando la stagione comincia bene, va avanti bene o meglio ancora». In Val di Fassa non sono arrivati solo sciatori, perché erano affollate anche le passeggiate nelle valli laterali, come a Fuciade o in Val San Nicolo, i piccoli mercatini artigianali di Campitello e San Giovanni, le piazze che addobbate con eleganza e originalità, sono lo sfondo di migliaia di selfie.

E le terme naturalmente, dove sabato la gente ha dovuto attendere ore per entrare. Il tempo si è preso quindi un poco beffa dei sciatori, la maggior parte italiani ma già si sono visti alcuni scandinavi e tedeschi. Grandi nuvoloni scuri e freddi sia venerdì che domenica e una giornata limpida, ma gelida come poche altre. Solo le condizioni meteo quindi non erano ottimali per loro, perché tutto il resto lo era: un paesaggio finalmente invernale, una neve polverosa fresata da mani, anzi gatti e gattisti esperti, impianti ancora più comodi, confortevoli e veloci.

Sugli impianti di Fassa si sono registrati 270.249 passaggi totali e 28.070 primi ingressi. «Lo scorso anno il calendario era più favorevole, con un ponte dall'8 all'11, quest'anno invece di soli tre giorni - spiega Elisa Maccagni , referente Consorzio Impianti all'interno dell'APT. In termini percentuali registriamo un -12,96 sui passaggi totali e +2,15 sui primi ingressi. Di contro per quanto riguarda le vendite di tessere stagionali registriamo un +10% di pezzi venduti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso». La voglia di sciare quindi c'è. La neve pure. E il sole, dopo il brutto, verrà.

comments powered by Disqus