Una sala prove «spettacolare»

di Stefania Povolo

«Per noi è un sogno che diventa realtà, un sogno che aspettavamo da decenni e che ora dedichiamo al nostro maestro Paolo Chiocchetti, che non è più qui con noi. Lui probabilmente non avrebbe voluto modificare la vecchia sede, così piena di ricordi e di momenti spensierati, ma sono sicuro che sarebbe orgoglioso di avere una sala prove così bella»: queste le parole del presidente della banda di Moena, Dino Perut, al taglio del nastro della nuova sede durante la triplice festa per questa domenica di Corpus Domini, in cui il volontariato e la voglia di stare assieme si intrecciano in una delle feste religiose più care della tradizione.

È proprio in questa giornata, infatti, che la popolazione di Moena si è radunata sotto la chiesa di san Vigilio per inaugurare la nuova sala prove della banda e per festeggiare le tante organizzazioni di volontariato che reggono la comunità.

Presenti all’incontro, iniziato con la tradizionale messa e la processione nel centro del paese, anche il prete don Enrico Conci, che con il suo consueto spirito ha commentato «la banda è sempre in prima fila nel corteo in questi giorni speciali, ma oggi ha di sicuro un motivo in più. Ci sostiene e rallegra le nostre processioni con melodie e i sorrisi dei bandisti, ma è anche una bella metafora di come dovrebbe essere una comunità in armonia: ciascuno con le proprie capacità, ma capaci di suonare e di esprimersi in un insieme che dà gioia. Sono doppiamente contento di poter augurare loro con questa benedizione un luogo dove esprimersi, provare, vivere questa armonia e portarla poi in comunità».

Concordi anche le istituzioni, in primis il presidente Renzo Braus della Federazione Provinciale dei Corpi Bandistici del Trentino: «Noi viviamo di volontariato, viviamo di musica e avere questa bella giornata per festeggiarci e vivere la comunità, sarebbe già motivo sufficiente. La sala prove e la sala formazione nuove che visiteremo oggi sono degli strumenti bellissimi per continuare questo lavoro al massimo».

C’erano anche il sindaco Edoardo Felicetti, il consigliere e assessore regionale avvocato Giuseppe Detomas presente a testimoniare il supporto regionale dato al progetto e la procuradora del Comun General de Fascia Elena Testor che, a sforzi congiunti con il Consorzio dei comuni hanno collaborato nella ricostruzione a tempi record di una sala studiata acusticamente nei minimi dettagli.
Il sindaco ha commentato, con orgoglio: «È stato proprio un lavoro di comunità: l’esigenza ci è stata presentata due anni fa da Dino, e noi abbiamo fatto squadra, non solo tra le istituzioni ma anche con la cittadinanza, che ha risposto con grande partecipazione a supportare questo progetto. In questo modo in soli 40 giorni abbiamo completato la sala grande e la saletta formazione. Ora manca l’ultimo sforzo per il locale archivi, strumenti e attrezzature, ma siamo già orgogliosi di questa pregevole opera d’arte».

Per i bandisti e per la comunità di Moena è stato, inoltre, un ottimo momento per aprire alla curiosità dei concittadini la casa delle associazioni, in cui trovano spazio anche altre associazioni di volontariato che operano in valle.
Una festa del paese e della comunità, in attesa del più goliardico e festaiolo appuntamento di Sèn Vile, previsto per la prossima settimana, in cui per una volta, festeggiata e i protagonista non è stata solo la popolazione, ma proprio quei volontari che con tanto entusiasmo di stagione in stagione, lavorano per rendere memorabili gli eventi di paese.

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