Rurale Centrofiemme, l'utile per scopi sociali

di Stefania Monsorno

I soci della Cassa Rurale Centrofiemme hanno approvato il bilancio 2015 durante l’assemblea annuale e riconfermato il presidente Marco Misconel, l’8 maggio scorso al Palafiemme di Cavalese.

All’assemblea erano presenti 767 soci, vero patrimonio dell’azienda, principali portatori di interesse e centro delle politiche amministrative. L’ordine del giorno prevedeva la presentazione del bilancio 2015, la destinazione degli utili e l’elezione delle cariche sociali in scadenza. Insieme al presidente Marco Misconel sono stati riconfermati i consiglieri Franco Forletta e Ingrid Vanzo ed eletto Guido Dellafior per Masi di Cavalese.

Il Collegio sindacale ha un nuovo presidente nella persona di Giorgio Zorzi, mentre fra i sindaci effettivi, a fianco del riconfermato Cristian Larger, è stato eletto Alessandro Sontacchi. Riconfermati anche i sindaci supplenti e i probiviri supplenti, mentre nel collegio dei probiviri Franco Ceol ha sostituito Paolo Vaia.

La Cassa rurale Centrofiemme ha chiuso il 2015 con un utile di 153 mila euro, contro i 556 mila del 2014. Il presidente ha invitato i soci a confidare nel futuro e ha assicurato che si iniziano a intravedere timidi segnali di ripresa, anche dovuti alla riforma del credito cooperativo nazionale avviata oltre un anno fa con lo scopo di creare solidarietà, «garanzie incrociate» fra banche e aumentare la capacità di essere al servizio delle esigenze delle famiglie, delle imprese e delle associazioni locali.

«Stiamo attraversando una fase per molti motivi nuova - ha detto Misconel -, il presente impone di riconsiderare e rivedere modelli e prassi, razionalizzare la gestione e contenere i costi. Il futuro che ci attende non ci offre assicurazioni facili e scontate, ma è ricco di potenzialità».
Nel 2015 è stato necessario chiudere lo sportello di Monte San Pietro, ma il consiglio e i collaboratori dell’azienda hanno lavorato per valorizzare la relazione tra Cassa rurale e cliente e per incentivare tutti quegli interventi e quelle offerte che potessero agevolare la crescita economica locale e il benessere dei soci. Le casse rurali restano infatti l’ultima componente cooperativa mutualistica dell’industria bancaria.

La Cassa Centrofiemme eroga risorse per iniziative di carattere sociale, culturale e di volontariato e sostiene l’economia reale, dando credito in particolare alle piccole imprese e alle famiglie, nonché investendo sul suo territorio. «Il nostro obbiettivo e la nostra sfida – ha continuato Misconel – restano quelli di rispettare costantemente i valori della cooperazione. Abbiamo il dovere primario di stare vicini alle persone e al territorio».
L’utile del 2015 è stato quindi destinato alla promozione dello sviluppo sociale, della persona, del territorio e della solidarietà, mentre si continua a prestare particolare attenzione a giovani e anziani, realizzata tramite opportunità associative come la «New Generation», che permette ai giovani soci di partecipare attivamente alla vita comunitaria e a offerte vantaggiose e efficaci.

Durante l’assemblea sono state consegnate 17 borse di studio agli studenti meritevoli delle scuole secondarie di secondo grado e delle università di primo e secondo livello, e dei riconoscimenti ai nove soci iscritti da più di 50 anni. Un segno dell’apprezzamento e della fiducia nelle modalità di gestione e del sostegno che i soci danno all’azienda è il continuo rafforzamento della compagine sociale.

Nel 2015 la Cassa Centrofiemme contava 1.997 partecipanti e protagonisti della crescita economica (il patrimonio della cassa rurale è in continuo incremento, passando dai 27 milioni del 2010 ai 29 milioni attuali) di cui si auspica un’ulteriore crescita in futuro.

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