Lagorai «senza confini»: 15 progetti per uno sviluppo sostenibile

Life+Ten, a Cavalese la votazione delle azioni

«Scoprire i tesori della natura», «Miele Lagorai» e «Val Calamento porta del Lagorai» sono i progetti più «finanziati» (virtualmente) dai partecipanti al Forum finale per lo sviluppo sostenibile del Lagorai, promosso dalla Provincia nell’ambito del Progetto Life+Ten.

È l’esito parziale della votazione delle azioni di 15 progetti per uno sviluppo senza confini del Lagorai (sul versante di Fiemme e su quello di Valsugana e Tesino), presentati sabato 20 febbraio a Cavalese insieme a 20 azioni per la tutela attiva dei vari ambienti naturali, ad iniziare dal recupero di pascoli, prati da fieno e campivoli. Un punto di partenza secondo il presidente della Comunità Valsugana e Tesino Attilio Pedenzini, che ha sottolineato il valore aggiunto della collaborazione fra valli «scavalcando la montagna», mentre lo scario Giacomo Boninsegna ha auspicato che si dia concretezza ai progetti e il presidente della Comunità di Fiemme Giovanni Zanon ha ricordato l’importanza di unire cultura, turismo e foreste.

Sia i progetti, sia le azioni (classificate per priorità ecologica) sono state votate dai partecipanti, nel primo caso combinando le preferenze con un finanziamento simulato: ogni votante aveva a disposizione 75 euro virtuali e doveva decidere in quali progetti investirli.

Nel palazzo della Magnifica comunità, in una sala gremita, il percorso partecipato si è così concluso: nei prossimi giorni sarà noto l’esito dello spoglio definitivo. Poi dovranno essere selezionate le priorità e l’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi si propone di coinvolgere gli altri assessorati per i finanziamenti da ricercare in vari canali (come il Psr).

Ha avuto 1.015 euro virtuali il progetto «Scoprire i tesori della natura». Prevede percorsi per scoprire il mondo dei funghi, il recupero di due edifici a fini didattici fra il Lago di Tesero e la Val Cadino, biowatching e birdwatching, escursioni sulle erbe officinali, sensibilizzazioni sulla fauna ittica e gli habitat.

Al 2° posto del «finanziamento simulato» (825 euro virtuali) il progetto «Miele Lagorai» con il recupero di 10 ettari da destinare all’apicoltura, disciplinare e marchio per il miele del Lagorai, una stazione di fecondazione delle api regine per valorizzare l’«ecotipo» Lagorai. Al 3° posto, con 600 euro virtuali, il progetto «Val Calamento porta del Lagorai»: un sistema di offerta naturalistica, didattica ed escursionistica con Malga Baessa al centro e l’organizzazione di escursioni mirate, sia nell’Oasi Wwf di Valtrigona, sia in alta montagna.
Quarto posto con 550 euro virtuali per il progetto «Percorsi di bassa quota» attorno ai paesi (recupero di un maso a Ziano, ecoturistica del Tesino e Bieno, Cinquevalli), 5° l’Albergo diffuso Calamento Musiera (510 euro virtuali) per una sessantina di unità abitative; 6° il progetto di recupero e valorizzazione delle malghe Cazorga, Cadinello e Valmaggiore (480 euro virtuali), 7° il progetto della «Translagorai» allargata a Cima d’Asta, con miglioramento dei sentieri, promozione mirata, recuperi per realizzare punti d’appoggio. All’8° posto il progetto «Lagorai 2.0» con tre avventure interattive e un portale Lagorai con canali social legati al brand.

E ancora: «Cura del paesaggio: prati e pascoli» (recupero del campivolo di malga Quarazza, di 30 ettari di incolti e di 10 ettari tra Castello Tesino e Celado), «Ippobike Lagorai» per cavalli e Mtb con un punto d’appoggio ed «Erbe officinali di montagna» recuperando terreni incolti e un mulino, creando laboratori; progetto «Lana di qualità» per potenziare la filiera della lana autoctona, progetto «Filiere corte» per un accordo fra agricoltori legati alle certificazioni di qualità e rete Slow Food per la vendita diretta e la promozione dei prodotti.

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