Fraccaro (M5S): «Via la scuola di Soraga? Metodo autoritario. Rossi contro i ladini»

«Un altro triste esempio del “metodo Rossi”, muscolare e autoritario, su cui mi auguro si faccia immediato dietrofront».
Così il deputato M5S Riccardo Fraccaro boccia il provvedimento con cui il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha stabilito la chiusura della scuola elementare del Comune fassano di Soraga. Per il parlamentare la misura sarebbe non solo «lesiva dei diritti della minoranza linguistica ladina» ma anche «stabilita senza coinvolgere gli organi preposti alla sua tutela».

Così in una nota il deputato M5s, che spiega anche di avere portato la questione della chiusura della scuola direttamente in Parlamento con un’interrogazione indirizzata al ministro dell’istruzione.

«Inoltre - sostiene Fraccaro - il provvedimento di Rossi contrasta anche con l’articolo 102 dello statuto di Autonomia del Trentino Alto Adige, che prevede per le popolazioni ladine, mochene e cimbre il diritto alla valorizzazione e l’insegnamento della lingua nelle scuole locali».

In conclusione il parlamentare esprime il sostegno del M5s al Comitato dei genitori Amici della scuola di Soraga, promotore di una petizione popolare supportata da 845 firme favorevoli al mantenimento della scuola elementare.

La questione della chiusura della scuola elementare di Soraga è stata discussa due giorni fa in consiglio comunale.

Sono state raccolte da una petizione popolare ben 845 firme in meno di una settimana per il mantenimento della scuola.

Fraccaro, nell’interrogazione parla «di ”vittime” causate dalla scellerata politica scolastica di Ugo Rossi, che ogni anno riserva milioni di euro per finanziare le scuole private proprio mentre le scuole pubbliche sono a corto di risorse e non riescono a sopravvivere, ci sono alcune scuole di paese, costrette a chiudere per decreto della Provincia non raggiungono la soglia minima di 40 studenti, fissata dalla Giunta Rossi».

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