Fassa in difesa dell'ospedale

La notizia viene definita «oltraggiosa per la comunità fassana». Non usa mezzi termini il segretario politico Luca Guglielmi, dell’Associazione Fassa, il partito di centrodestra uscito nettamente vincitore alle recenti elezioni comunali e del Comun General della valle ladina. E il riferimento, duro, del segretario si riferisce a quella che definisce l’operatività a «singhiozzo» dell’ospedale di Cavalese. «Questo è forse l’ultimo degli sgambetti - dice Gugliemi - che l’assessora alla sanità provinciale Donatata Borgonovo Re, intraprende non solo nei confronti di Fassa (e Fiemme) ma di tutte le periferie della nostra Provincia».

Il segretario si dice «conscio del necessario taglio alla spesa pubblica» e aggiunge che «riterrebbe più opportuno un confronto sui capitoli dove questo dovrebbe essere effettuato. Dobbiamo ancora capire se metterci a ridere o se piangere, venuti a conoscenza dell’apertura della struttura di Cavalese solo nei mesi turistici; ma i residenti non vengono presi in considerazione da un assessorato che si dimostra essere più centralista di quanto lo sia il governo Renzi?». Luca Guglielmi tira in ballo anche il presidente della Giunta provinciale Ugo Rossi che «ogni due per tre corre a Roma per difendere le prerogative della nostra Provincia per poi trovarsi in giunta un‘assessora che attua la stessa politica romana nei confronti delle valli Trentine, vedendole come periferie e non come importanti e imprescindibili valori aggiunti al nostro territorio Trentino. Comportamento forse da giustificarsi dalla stessa bandiera politica indossata».

Guglielmi ha concordato con la la Procuradora Elena Testor, nonché presidente dell’Associazione Fassa, un incontro la prossima settimana con tutti gli assessori comunali fassani competenti in materia socio-sanitaria per redigere un documento unitario «contro questa banalizzazione del servizio sanitario nei confronti delle persone di Fassa e Fiemme, senza dimenticare la Valle di Cembra. Percorso che dovrà concludersi, ci auguriamo, con un incontro risolutivo con l’assessora Borgonovo Re». L’Associazione Fassa minaccia, in caso di una mancata risposta risolutiva che « come più volte detto, la Valle si volgerà verso le strutture ospedaliere bolzanine, sicuramente più vicine rispetto a quelle di Trento e Rovereto, con un maggiore dispendio di soldi per l’Azienda Sanitaria Trentina stessa. La sanità, la salute dei nostri Valligiani, come già ampiamente detto, anche e non solo in campagna elettorale, è prioritaria per la nostra Associazione, riteniamo quindi che le decisioni vadano trovate, discusse e condivise assieme. Già detto più volte, la Valle di Fassa ha cambiato musica, vuole essere protagonista delle scelte che la riguardano».

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