Dolomiti / La tragedia

Feltre, muore cercando di domare le fiamme in un deposito di attrezzi

La vittima è Ivan Gaio, 52 anni, figura nota e stimata nel mondo del volontariato come capo della Protezione civile dell'Ana. È entrato nei locali in fiamme con un estintore ma l'ambiente era già saturo di fumi. Dolore anche in Valsugana dove vive una figlia dell'uomo

FELTRE. Ha tentato di spegnere un rogo divampato in un magazzino di attrezzi, ma le esalazioni lo hanno ucciso.

È questa, al momento, l'ipotesi sulla dinamica della tragedia è avvenuta a Farra di Feltre (Belluno), ieri, 14 gennaio, verso le 13: la vittima è Ivan Gaio, 52 anni (nella foto).

Improvvisamente sono divampate le fiamme in una struttura di legno di proprietà di un anziano parente della vittima, una rimessa adiacente a un edificio, nella quale erano depositate attrezzature da falegnameria.

Appena scattato l'allarme, Ivan Gaio è corso per tentare di domare il rogo: è entrato con l'estintore ma l'ambiente era già saturo di fumo e il 52 avrebbe perso i sensi quasi subito a causa del monossido di carbonio.

Sulle cause della morte si attendono, tuttavia, le conferme ufficiali dalle perizie in corso.

Anche sull'origine dell'incidendio si svolgono accertamenti: la prima ipotesi è che la causa sia stata il surriscaldamento del tubo di una vecchia stufa.

L'intervento dei vigili del fuoco permanenti, supportati dal corpo dei volontari del Basso Feltrino, ha consentito poi di estinguere il rogo mettendo al sicuro lo stabile adiacente.

Ivan Gaio, operaio in un'azienda a Villabruna, era noto e apprezzato anche nel mondo del volontariato feltrino: era caposquadra della Protezione civile della sezione Ana.

Una figlia da qualche tempo vive in Valsugana con il compagno, dolore e sgomento anche qui, dove la notizia ha rapidamente raggiunto parenti e amici della ragazza.

A Feltre Ivan Gaio lascia la moglie e due figli di 7 e 4 anni.

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